Gasp: “Ferguson e altri nuovi non mi stanno convincendo”

Come contro Milan, Inter e Napoli. Anche con la Juventus arriva un'altra sconfitta, gli scontri diretti diventano indigesti pure per Gian Piero Gasperini, che adesso si ritrova i bianconeri dietro soltanto di un punto. "Certo, se perdi sempre con quelle davanti vuol dire che abbiamo qualcosa in meno, siamo uno scalino sotto, non scopro certo l'acqua calda nel dirlo... - sottolinea l'allenatore della Roma -. In alcune componenti non siamo a livello di queste squadre, è evidente. Ma è anche vero che abbiamo battuto Como, Bologna e Lazio, quelle che ci sono subito dietro. Ci è mancata un po' di qualità nel servire gli attaccanti, ma contro questa Juventus non era facile con le assenze che avevamo. Usciamo fiduciosi da questa gara, la Roma deve costruire una rosa forte, ma ha una base notevole. Si può pensare ad un grande futuro partendo dal presente di adesso. Il mercato è un'opportunità, alcune nostre lacune sono evidenti", scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Già, ma intanto fanno pensare soprattutto le scelte iniziali, quella rinuncia al centravanti per l'attacco mobile. Gasperini, però, difende fino in fondo ogni sua scelta. «Le rifarei tutte - dice lui - Ferguson non mi sta convincendo, ma non tanto per la questione tecnica.

Ancora non si è calato nello spirito, lui e anche qualche altro nuovo acquisto (il riferimento è a Bailey, ndr). Ma Dybala e Soulé hanno una qualità tecnica superiore, non possiamo paragonare questi giocatori agli altri. Quelli che sono partiti all'inizio sono i migliori che ho, se sono a disposizione giocano sempre loro. Poi gli altri possono subentrare. Baldanzi, ad esempio, lo ha fatto benissimo contro la Juventus». Assenze che pesano Gasperini ritorna sulla scelta Dybala-Ferguson, con l'attacco "leggero" scelto per sorprendere la Juventus di Luciano Spalletti: «Dovessi farlo, risceglierei sempre Dybala, tutta la vita. Non è detto che si debba giocare con il centravanti da un metro e novanta». In difesa, invece, il tecnico giallorosso è stato costretto a rimodellare un po' tutto. «Ci mancavano Ndicka ed Hermoso, ma penso che Ziolkowski e Rensch abbiano dato prova di affidabilità, tra l'altro Rensch anche in un ruolo nuovo. Abbiamo pagato qualcosa, è vero, ma anche perché davanti avevamo una squadra straordinaria. Nel primo tempo abbiamo concesso pochissimo. Magari nel finale della partita dove avevamo molta energia, ci è mancato anche lì la precisione. Una cosa è certa: esco la questa partita con le ider molto più chiare e continuo ad avere fiducia per il futuro della Roma".