Ognuno immagina la felicità come vuole, i proprietari della Roma, i presidenti Dan e Ryan Friedkin, le hanno dato un nome e un cognome: Gian Piero Gasperini. Perché non è un post qualsiasi quello che i massimi dirigenti americani hanno recapitato ieri pomeriggio, attraverso i social, al nuov giallorosso, scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. Non solo le parole di benvenuto, ma soprattutto un messaggio forte contenuto in poche righe, in cui gli imprenditori Usa hanno definito l'allenatore di Grugliasco "un leader definito da eccellenza, visione e risultati", sottolineando in particolare come il suo arrivo nella Capitale rifletta "la nostra ambizione di alzare il livello e competere ai massimi livelli". Come dire: non ci sono e non ci devono essere limiti per questa Roma che non può essere condannata da nessun oa inseguire un arcobaleno che non toccherà mai. E quell'arcobaleno potrà chiamarsi un giorno scudetto o Champions, ma di sicuro è già la rappresentazione metaforica di una sfida e di un obiettivo.


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Gasp al massimo. L’assist di Friedkin per una Roma al top: “Alziamo il livello”
Le richieste per l'estate riguardano 5-6 giocatori chiave: un difensore centrale, due terzini, un centrocampista di inserimento e due attaccanti. Anche l'identikit è chiaro. "Non ci sono segreti. Le mie squadre hanno sempre giocato in un certo modo, con intensità, aggressività", ha dichiarato Gasperini nella sua prima intervista con la tuta giallorossa. Caratteristiche che calzano a pennello per due giocatori con i quali la Roma ha allacciato i primi contatti: il terzino sinistro Maxim De Cuyper del Bruges e il centrocampista del Brighton Matt O'Riley che lo stesso Gasp voleva già all'Atalanta. A destra è spuntata invece la candidatura di Giorgos Vagiannidis, terzino destro (classe 2001) di proprietà del Panathinaikos e con un passato nelle giovanili dell'Inter. In attacco, il punto interrogativo è sempre Artem Dovbyk. Ma a prescindere dalla permanenza dell'ucraino si cerca un numero nove con Gianluca Scamacca e Nikola Krstovic come nomi graditi. Anche il mercato in uscita passerà per il via libera del tecnico piemontese, come accaduto con Angeliño (affare rinviato a dopo il Mondiale per club con l'Al-Hilal) e Leandro Paredes, sempre più vicino al Boca come ha confermato ieri il presidente Juan Riquelme. Al contrario di Svilar, Koné e Ndicka che Gasperini vuole tenersi stretti a Trigoria. In campo Gasp avrà del resto piena libertà anche sulla gestione del lavoro a Trigoria (con il ritorno alle doppie sedute), ma anche per quel che riguarda la programmazione inerente al ritiro e alle amichevoli estive. Niente tournée dall'altra parte dell'oceano, mentre sono previste due fasi di lavoro: una a Trigoria tra il 10 e il 30 luglio, l'altra a Burton in Inghilterra ad agosto.
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