Nella consueta conferenza stampa pre-partita, Garcia torna a ribadire che con Pallotta e la dirigenza romanista non c'è alcun attrito, nonostante le ultime prestazioni: «Col presidente ci sentiamo spesso – spiega l’allenatore della Roma – senza contare che in questi due anni i dirigenti mi hanno sempre dato sostegno con i fatti. Adesso occorre guardare avanti, e a Palermo noi andiamo per vincere».
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Garcia vede il bivio: «Ho la fiducia del club ma bisogna vincere»
Nessun rimpianto per il tecnico francese: «Sono felice di essere rimasto. Sto bene qui e il mio obiettivo è vincere con la Roma»
Nonostante le tante assenze, oggi il tecnico francese dovrà fare i conti con alcune scelte, ad esempio - come sottolinea Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport" - dovrà decidere se rilanciare Castan in campo: «Il gruppo è quello che ho voluto - sostiene Garcia - Le nostre ambizioni sono grandi. Siamo in corsa in tutte le competizioni. Lotteremo fino alla fine per lo scudetto, sapendo che l’obiettivo principale è qualificarci per la Champions. Tutto è ancora possibile. Per quanto riguarda la mentalità vincente, dico che per arrivare due volte secondi, la squadra non può che averne una di qualità».
Certo, Garcia si rende conto di come l’umore della piazza nei suoi confronti sia più tiepido: «Non sono un giovane allenatore, so come vanno le cose. Io devo essere motivato, combattente come sempre, e il mio sogno di vincere titoli in giallorosso è sempre lo stesso. Basta trovare maggiore continuità, perciò devo tirare fuori il meglio dai miei giocatori. Non ho energie da sprecare per occuparmi di cose diverse dal campo: è sempre lui che parla». Per questo, in fondo, il tecnico non ha rimpianti: «Sono felice di essere rimasto. Sto bene qui e il mio obiettivo è vincere con la Roma».
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