rassegna stampa

Garcia ringhia «Niente crisi. L’obiettivo è lo scudetto»

Il tecnico ha detto ai ragazzi: «Abbiamo commesso degli errori, a cominciare da me, ma adesso dobbiamo guardare avanti. Ci servirà di lezione. Dobbiamo battere la Samp. Il primo obiettivo non cambia: vincere lo scudetto. Ma vedrete che passeremo...

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Segno dei tempi. Che persino la compagnia aerea EasyJet abbia avviato una campagna pubblicitaria via web su Roma facendo ironia sul 7 (il numero dei colli, le località da visitare partendo dalla Capitale e via modulando) è un po’ il termometro della rilevanza emotiva dell’1-7 subito dai giallorossi ad opera del Bayern. Se l’attualità racconta come il titolo del club in Borsa abbia perso il 3,94%, una sconfitta di tali dimensioni è entrata nella storia, col manager di Benatia – Moussa Sissoko – che ha twittato felice 7 faccine e un messaggio: «Garcia ha capito perché Benatia abbia voluto raggiungere un club immenso come il Bayern».

CAPOBRANCO  Nessuna sorpresa, perciò, che l’allenatore francese ieri abbia rivestito il ruolo di capobranco dei lupi (come si è autodefinito pochi giorni fa) e abbia tenuto a rapporto la squadra.

Venti minuti di faccia a faccia conclusi con un tweet con qualche errore di grammatica (li abbiamo corretti), ma efficace nel messaggio: «Anche se fa male, abbiamo già rialzato la testa. Siamo secondi nel girone e possiamo qualificarci. I nostri tifosi ieri ci hanno dato tanta forza». Tutto vero, se si pensa che nel 2007, dopo il 7-1 di Manchester – quarti di Champions –, i calciatori furono accolti a Trigoria da casse di carote («Conigli!») e un processo pubblico che non fece onore a chi lo inscenò. Stavolta, anche per temperare il massacro mediatico prodotto dal web, Garcia ha detto ai suoi: «Abbiamo commesso degli errori, a cominciare da me, ma adesso dobbiamo guardare avanti. Ci servirà di lezione. Ora però testa a Genova. Dobbiamo battere la Samp. Il primo obiettivo non cambia: vincere lo scudetto. Ma vedrete che passeremo anche il turno».

TEGOLA MAICON  Al netto delle ripercussioni psicologiche, Garcia deve fronteggiare un’assenza pesante. Poche ore prima del match Maicon ha dato forfeit per il riaffacciarsi della infiammazione al ginocchio destro, cosa che lo costringerà a saltare la partita di sabato, il turno infrasettimanale col Cesena e provare a tornare nella delicata trasferta di Napoli. Non basta. Anche il portiere Curci per una borsite ieri è stato operato al gomito e dovrà restare fermo per 3-4 settimane.

DA ASTORI A STROOTMAN  Di sicuro, perciò, l’allenatore contro la Sampdoria dovrà cambiare. Fuori lo squalificato Manolas rientrerà di sicuro Astori, mentre Holebas dovrebbe prendere il posto del deludente Cole. In attacco, poi, Ljajic, Destro e Florenzi concorrono a rubare il posto a Totti e Iturbe. A centrocampo, invece, tutti dovranno fare gli straordinari perché, se è vero che Strootman è tornato ad allenarsi in gruppo, prima di una ventina di giorni difficilmente sarà disponibile.

CONTRATTO FLORENZI  Il sorriso allora arriva da altro, ovvero dal nuovo incontro per il contratto avuto dal manager di Florenzi con la dirigenza a inizio settimana:il quadriennale da circa 1,2 milioni è sempre più vicino. A proposito, è stato notato che nelle tre grandi sconfitte che hanno segnato l’era Garcia (l’andata con la Juve nel campionato 2013-14, la semifinale di ritorno di Coppa Italia col Napoli e appunto il Bayern), Florenzi non è mai partito titolare. Domanda: un equilibratore come lui serve sempre oppure, quando la pressione sale, è la squadra a volte che si perde? Allo psicologo Garcia la (rapida) risposta.