Stavolta, almeno, il pareggio non gli andrà di traverso, c’è da giurarci. E pazienza se è l’ennesimo della serie giallorossa, Rudi Garcia questo lo ha apprezzato eccome, anche se alla vittoria alla fine ci aveva preso gusto. Ma si andrà a giocare tutto giovedì prossimo, all’Olimpico, quando andrà a caccia della qualificazione ai quarti di finale di Europa League. E magari potrà servire anche un altro pareggio, a patto che sia senza reti.
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Garcia: “A Radja dico che giochiamo sempre in 11”
Nel pareggio di ieri contro la Fiorentina il tecnico giallorosso vede dei segnali di ripresa da parte della sua squadra
RAMMARICO E ATTESA «Stavolta meritavamo la vittoria, abbiamo sofferto solo nei primi minuti, poi abbiamo mostrato un altro volto, anche se abbiamo perso qualche palla velenosa a centrocampo - dice alla fine il tecnico francese -. Ma sono soddisfatto, ho visto 70 minuti di vera Roma, una Roma ambiziosa che voleva segnare almeno un gol in trasferta». Segnali di ripresa, dunque, quelli che Garcia si aspettava, soprattutto dopo il confronto post-Chievo. «E’ per questo che non sono contento del risultato. Abbiamo giocato con la testa, soprattutto dopo i primi venti minuti - continua l’allenatore della Roma - Abbiamo pressato alti dall’inizio, poi ci siamo organizzati più bassi, visto che perdevamo palloni importanti portando troppo palla e regalando dei contropiede pericolosi. Ma non è ancora deciso niente per la qualificazione, è come se fossimo ancora all’intervallo. Il gol è pesante, ma dobbiamo vincere giovedì prossimo».
DANIELE E RADJA La Roma è andata meglio senza De Rossi, anche se Garcia tende la mano al mediano giallorosso. «Non è che abbiamo giocato meglio senza di lui, è che prima perdevamo palle pericolose e la squadra era senza equilibrio. Per me sarebbe stato meglio andare avanti con Daniele, purtroppo non è stato possibile, speriamo non sia niente di grave». Come per Garcia non sono gravi neanche le frasi rilasciate da Radja Nainggolan: «Giochiamo sempre in 11, Radja voleva dire che tutti devono stare bene fisicamente. Ripeto, quello che mi piace è che stavolta ho visto una Roma uguale a quella di alcune uscite passate: ad esempio i primi minuti di Verona contro l’Hellas, o la partita vinta a Rotterdam. Abbiamo effettuato un gioco manovrato, una prestazione interessante. Da inquietante a interessante in tre giorni? È il calcio, ma quando hai le occasioni devi saperle sfruttare». E allora Garcia ora lavorerà su questo, dovesse tornare anche cinica, la Roma potrebbe anche ricominciare la risalita.
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