rassegna stampa

Garcia: “La Roma di Totti come la Juve del mito Platini”. Ma il capitano si fa male

(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Visto che la Juventus di Capello non la considera, da oggi Rudi Garcia è sul trono d’Italia.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) Visto che la Juventus di Capello non la considera, da oggi Rudi Garcia è sul trono d’Italia. Per le otto vittorie consecutive (proprio come i bianconeri nel ‘30-31 e nell’85-86, una in meno di quelle di Capello nel 2005) e per una Roma che sembra proprio non conoscere più ostacoli. «Sono felice della vittoria, ma è una vittoria di Pirro, visto che abbiamo perso Totti e Gervinho per infortuni muscolari - dice il tecnico giallorosso -. Ancora non sappiamo l’entità, ma questa cosa non mi piace. Sono felice, invece, perché abbiamo vinto su due calci piazzati: quando una partita è dura, serve essere bravi anche in queste fasi. Stavolta abbiamo vinto di talento e di cuore» .

COME PLATINI  L’inerzia della partita, probabilmente, è cambiata sul salvataggio sulla linea di De Rossi. «E’ il simbolo della vittoria, ma anche De Sanctis ha fatto una grande parata. Vedere Morgan ringraziare Daniele, che l’ha aiutato, è un bel segnale. Scudetto? Non pensavo di essere la squadra da battere prima e non lo penso adesso, ma l’inizio è da sogno. Oggi la Roma di Totti ha raggiunto la Juve di Platini, e per me Platini è un giocatore molto importante. Sono felice di aver partecipato a questa cosa». Quella Juve poi vinse lo scudetto, come quelle del ‘30-31 e di Capello. Per ora la Roma si accontenta delle 15 vittorie consecutive di Benatia, dei 506 minuti d’imbattibilità di De Sanctis (il record di Pelizzoli è a 774) e di un centrocampo meraviglioso. «Sapevo che con De Rossi, Strootman e Pjanic saremmo stati molto forti. Miralem? Anche in Francia si dice “dovete passare sul mio cadavere”. Quello è il cuore del mio gioco, ma sappiamo anche segnare gol. E poi De Rossi è un giocatore grandissimo, la cerniera Castan-Benatia mi piace tantissimo. Dodò era un po’ stressato all’inizio, però dopo ha giocato bene» .

TOTTI KO Se le note positive sono senza fine, tra quelle negative c’è l’infortunio di Francesco Totti. Un guaio muscolare al flessore della cosca destra, lo stesso di San Siro, che lo mette in dubbio per la trasferta di Udine (oggi gli esami strumentali). «Sono felice per la vittoria, ma rimaniamo con i piedi per terra, il campionato è ancora lungo - dice il capitano-. Complimenti a tutti, spero di tornare il prima possibile». Lo spera anche James Pallotta, che resterà a Roma fino a martedì e che ieri si è goduto il successo. «Notte spettacolare, abbiamo i tifosi migliori del mondo. Ma ricordo a tutti che è solo l’inizio. Quest’anno lo sentivo che sarebbe stato un buon anno, è nei nostri piani che la squadra punti al vertice. Garcia ha fatto un ottimo lavoro. L’incontro con Maradona? Fantastico». Intanto Sabatini sembra avergli già trovato nuovi talenti: il d.s. si è mosso sia su Lucas Evangelista (trequartista del San Paolo classe ‘95, contratto in scadenza) sia su Abner (terzino del Coritiba, classe ‘96, accordo per 5 milioni per il 60% dei diritti del giocatore) .