Rudi Gracia ha ripreso il timone con autorevolezza, appeal e presa sul gruppo. E, secondo la Gazzetta dello Sport, ci è riuscito in tre mosse.
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Garcia in tre mosse. Così il francese si è ripreso la Roma
Il ripensamento su Gervinho, la gestione di De Rossi e Totti e la mentalità spregiudicata nella fase offensiva
Innanzitutto ha azzerato di fatto le gerarchie. L’esempio più lampante, l’utilizzo di Gervinho. Dopo l'utilizzo contro il Verona l'ivoriano contro la Juventus è rimasto in panchina. Oggi è meno intoccabile di ieri.
Poi De Rossi e Totti, i figli di Roma, tenuti sempre in altissima considerazione dall’allenatore francese. Il primo, però, ha aperto la stagione delle sostituzioni giallorosse con la Roma sotto 1-0 a Verona. Totti, invece, deve ancora esordire, avendo collezionato finora due panchine in due partite.
La terza mossa è stato un colloquio molto franco, arrivato dopo le due sconfitte incassate nelle amichevoli estive contro Sporting Lisbona e Barcellona. Lì la squadra ha chiesto maggiore spregiudicatezza, di giocare con una mentalità più offensiva.
La vera differenza si è vista nell'atteggiamento tenuto contro la Juventus, con un pressing sempre molto alto ed un possesso palla finale del 63%.
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