A guardare il bicchiere mezzo pieno, com’è abituato lui, c’è da essere felice per aver guadagnato un punto sul Napoli e aver tenuto a distanza le avversarie nella corsa alla Champions diretta. A voler invece vedere quello mezzo vuoto, per Rudi Garcia il pareggio - il sesto di fila in casa, mai successo - è di fatto l’addio (quasi) ufficiale allo scudetto, quel sogno che aveva sbandierato subito dopo la sfida d’andata per poi far retromarcia strada facendo, fino alla pubblica ammenda di domenica scorsa. In cuor suo, nonostante tutto, ci credeva ancora, sperava di andare a -6 e poi chissà. Da ieri, invece, dovrà pensare soprattutto a congelare il secondo posto. E a infrangere il tabù Olimpico, dove la Roma non vince ormai dal 30 novembre (4-2 all’Inter).
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Garcia che grinta: “Grande reazione. La corsa scudetto non è finita”
Nonostante i 9 punti di distacco dalla Juventus a 13 giornate dalla fine, per Garcia la lotta per lo scudetto non è ancora del tutto finita
REAZIONE SUPER «È stata una partita molto tattica, in questi casi le gare vengono spesso decise dai calci piazzati ed è stato così anche questa volta – dice alla fine il tecnico della Roma –. Gara noiosa? Nel primo tempo siamo mancati nella pazienza, dovevamo girare palla di più, sfruttare l’ampiezza e accelerare sulle fasce, cosa che abbiamo fatto troppo poco. Poi è chiaro che loro sono primi, si difendono bene. Ma se Buffon non ha fatto parate, neanche De Sanctis. Poi, una volta andati sotto e con un uomo in meno, abbiamo dovuto per forza prendere dei rischi, giocando con tre centrocampisti e due attaccanti. Era l’unico modo per pressare alto e provarci. Peccato non essere riusciti a fare anche il secondo gol, lo avremmo meritato per quanto fatto nell’ultima mezz’ora. Abbiamo avuto una reazione eccezionale, sotto di un uomo e di un gol e fare quel finale vuol dire che siamo vivi e abbiamo personalità e carattere. E abbiamo avuto anche coraggio, non era semplice. Soprattutto considerando anche che in casa non vinciamo da un bel po’».
SCUDETTO O NO? Già, e allora verrebbe quasi da dire per fortuna che domenica si gioca fuori, anche se poi a Verona (contro il Chievo) in difesa mancheranno Yanga-Mbiwa e Torosidis. Toccherà allora ad Astori e Florenzi, che ieri è entrato bene in partita e ha pennellato la punizione per il pari di Keita. «Quelli che sono entrati a partita in corsa hanno fatto bene, anche se la squadra ha bisogno di un po’ di fiducia in più – dice ancora Garcia – L’espulsione di Torosidis? Mi sembra esagerata. Il fallo c’è, ma non l’intenzionalità, ha fatto di tutto per non toccare Vidal». Ma è addio allo scudetto o no? «Restano ancora 13 partite, non ce lo dimentichiamo. Dobbiamo solo pensare a difendere il secondo posto. Cosa che abbiamo fatto stavolta, guadagnando un punto sul Napoli. Questo è l’unico modo per provare ad attaccare ancora il primo posto». Da segnalare quattro feriti lievi per lancio reciproco di petardi tra il settore ospiti e la curva nord.
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