Rudi Garcia è cambiato negli ultimi tempi e come evidenzia Davide Stoppini su La Gazzetta dello Sport, non attacca, non punge. Forse perchè non è il caso, non è il momento. Allineato e coperto, ecco il francese mentre dice «ho deciso di avere una comunicazione neutra». Non si parla più di scudetto, è la Roma tutta di oggi, che aspetta il Milan e il pessimismo cosmico che la circonda: «Chi vince può parlare, chi perde deve stare zitto e lavorare – fa Garcia –. Non serve guardare la classifica ora, non potremo farlo finché non faremo una striscia di vittorie. Non ci siamo riusciti col Chievo, vorrà dire che la inizieremo con il Milan».
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Garcia: «È decisiva? Non importa, ora inizieremo con le vittorie»
Non si parla più di scudetto. La Roma di oggi aspetta il Milan e il pessimismo cosmico la circonda
Francesco Totti, di nuovo tra i 23 del match 105 giorni dopo l’infortunio. «Non è ancora al 100%, ma sarà col gruppo ed è un’ottima notizia», è la carezza di Garcia al capitano. E dopo c’è spazio pure per i messaggi in codice, criptati ma visibili in chiaro per i diretti interessati. «Ho avuto il semaforo verde da parte dei medici per Salah – ancora Garcia –. Un rischio farlo partire titolare? No, semaforo verde vuol dire che può giocare». L’egiziano si era fermato solo 72 ore fa a Verona per un problema al flessore. Tanto, se c’è l’ok dei medici, le eventuali ricadute saranno imputabili ad altri. E poi, nel caso, c’è sempre Sadiq: «Ha entusiasmo, ma c’è un mondo tra fare cose buone con la Primavera e ripeterle con la prima squadra», spiega il francese. C’è un mondo anche – lo dimostra la Roma – tra restare in bilico come Garcia e venire esonerati: «Gara decisiva per me? Non importa, non ho tempo da perdere con queste domande. Basta un clic e si svolta. E a Montella che ci dà fuori dalla lotta scudetto perché subiamo troppi gol dico che in alto si può restare anche segnando tanto. Piuttosto, mi fa tristezza l’Olimpico mezzo vuoto».
Sarà così anche oggi: solo 8 mila biglietti venduti. Venduto è praticamente pure Ashley Cole: ieri era a Trigoria, ma il passaggio ai Los Angeles Galaxy è vicinissimo. In entrata, oltre a Perotti, potrebbe sbarcare subito H’Maidat, senza passare da un prestito di 6 mesi altrove. Valutazioni in corso su Debuchy e Adriano, per quest’ultimo il nodo è la durata del contratto, che il calciatore vorrebbe fino al 2018. Troppo per Trigoria, a caccia di cose...neutre un po’ ovunque.
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