Il lungo addio di Rudi Garcia alla Roma – cominciato nell’inverno scorso – adesso sembra essere arrivato ai titoli di coda. Le perplessità dell’allenatore francese sulla condizione fisica della squadra forse è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di James Pallotta, visto che i volti nuovi estivi, Norman e Lippie, sono stati scelti proprio dal presidente. Che Garcia comunque sia stato sincero lo denota un particolare filtrato da Trigoria: il francese in queste settimane continua a chiedere consigli e punti di vista all’ex Paolo Rongoni, ovvero il «suo» preparatore (ancora sotto contratto), ma giubilato dalla dirigenza in estate.
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Garcia ai saluti. L’ira di Pallotta: «Fossi a Roma…». Idea Leonardo
Le perplessità dell’allenatore francese sulla condizione fisica della squadra forse è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di James Pallotta, visto che i volti nuovi estivi, Norman e Lippie, sono stati scelti proprio...
Al momento, come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", le posizione sono chiare: dopo Pallotta, anche Baldissoni si è convinto che Garcia vada sostituito perché la squadra – preparazione giusta o meno – non gli risponde più, al netto comunque dei 15 infortuni muscolari finora accusati. A difendere l’allenatore francese c’è tuttora uno come Sabatini, che nel cuore di Pallotta riveste un ruolo speciale. Probabilmente, al momento è il più saldo nella sua posizione ricca di plusvalenze, mentre gli altri, per motivi diversi, qualche delusione gliel’hanno data, tant’è che ieri Pallotta ha chiarito:«Se ci fossi io a Roma, le cose andrebbero diversamente».
Il problema della dirigenza è legato a due fattori: il lungo e oneroso contratto di Garcia (fino al 2018 per circa 6 milioni lordi a stagione); la volontà decisa di inseguire la pista Conte per il futuro giallorosso, cosa impossibile se ci si legasse a un nuovo allenatore con richieste stringenti. Per questo, nel novero dei tecnici contattati, spicca un nome nuovo, quello di Leonardo (ex Milan, Inter e Psg), che accetterebbe il ruolo di traghettatore, magari con un contratto che potrebbe allungarsi dinanzi a obiettivi apparentemente impossibili (lo scudetto o la Champions, ad esempio).
Se invece tramontasse l’idea traghettatore, in pole nella lista dei candidati resiste Luciano Spalletti, che ha pure avuto una chiacchierata conoscitiva con Sabatini.
Massimo Cecchini/Davide Stoppini
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