La Gazzetta dello Sport

Fuzato come Julio Sergio, quando il terzo portiere è decisivo nel derby

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Dal Brasile gli applausi dell’ex giallorosso: "Bravo Daniel, qui parlano tutti bene di te"

Redazione

Decisivo in un derby alla quinta presenza in Serie A, la quarta di fila in questa stagione. Chissà se Daniel Fuzato, rientrato a gennaio da un prestito poco fortunato in Portogallo, immaginava così questi mesi prima della pausa estiva, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport. Ha lavorato in silenzio, seguito da pochi e fidati amici, la fidanzata Amanda e i suoi agenti Tavano e Marangon (fratello dell’ex romanista Doni), e naturalmente Marco Savorani, preparatore dei portieri. Quando Fonseca lo ha chiamato in causa si è fatto trovare pronto, pur con qualche sbavatura inevitabile per uno che non giocava da agosto. Nel derby la sua migliore partita, parate determinanti per il risultato finale ma anche per la sicurezza di una difesa bucata troppe volte quest’anno. Da terzo portiere a stella contro la Lazio, come già undici anni fa era successo a un suo connazionale, Julio Sergio Bertagnoli. "Non conosco Fuzato di persona – racconta proprio Julio Sergio dal Brasile – ma qui ne parlano tutti bene. Nella Roma finora ha avuto poche opportunità ma nel derby è stato determinante. Sono contento per lui, ha avuto il tempo di allenarsi con calma, capire la Roma e soprattutto il calcio italiano e questo gli ha consentito di aiutare la squadra in una partita importante, dimostrando il suo valore. Spero che possa continuare così visto che è giovane e ha tutta la carriera davanti". Carriera che, a 24 anni (li compirà a luglio) e con una manciata di presenze dal 2017 (non arriva 15) è arrivata ad un bivio. Restare a Trigoria e giocarsi le sue carte o cambiare aria ma con la garanzia di giocare con continuità? Le opzioni sul tavolo sono due e ne parleranno i suoi agenti a breve con la società.