Se Dan Friedkin voleva partire con il piede giusto, ci è riuscito. "Romulus and Remus Investments LLC" è la società che controllerà la Roma: costituita nel Delaware, ha acquisito l’86,6% delle azioni del club. E siccome a Pallotta la cosa che è stata rimproverata di più nei suoi 8 anni di presidenza è stata proprio la mancanza di empatia con la città, ripartire dalle radici (Romolo e Remo, appunto) è un passo intelligente, scrive "La Gazzetta dello Sport". "Siamo entusiasti di unirci alla famiglia della Roma – ha detto Dan Friedkin – e di rilevare un club iconico per renderlo uno dei principali nomi dell’universo calcistico".
rassegna stampa
Friedkin si parte
Il magnate texano è il 25° presidente del club: "Siamo entusiasti, vogliamo renderlo uno dei principali nomi dell’universo calcistico". Poteri a Fienga, che domani incontra Ryan...
È stata una giornata lunga, vissuta tra Roma, Londra e gli Usa. A firmare il passaggio di proprietà il notaio Nicola Atlante, con le operazioni iniziate verso le 10 e concluse alle 16. "Fienga è un ottimo Ceo, gli forniremo il supporto e i mezzi per sviluppare l’ambizioso piano strategico costruito insieme. La sua voce parlerà per la Roma".
Ecco allora perché per un po’ si andrà avanti senza il nuovo d.s.. Friedkin vuole scegliere bene, senza doversi accontentare. Si vuole un nome di lungo respiro, che possa durare. Si aspetterà di vedere cosa succederà ai vari Paratici, Ausilio e Giuntoli. Nel frattempo il mercato lo farà Fienga, con l’ausilio di De Sanctis.
Già domani sarà a Londra e con l’occasione vedrà anche Ryan Friedkin. Sarà l’occasione per parlare di tutto, iniziando dalla stabilizzazione economica del club per finire con le prossime mosse di mercato. Zaniolo (in bella mostra sul sito del gruppo, all’annuncio dell’operazione) ePellegrininon si toccano e questo è già un passo avanti. Nel frattempo, ieri con Pallotta si sono dimessi dal CdA anche gli altri componenti del vecchio gruppo americano. Nel frattempo al posto dei consiglieri uscenti sono stati nominati Dan e Ryan Friedkin, Marc Watts, Eric Williamson e Ana Dunkel.
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