Il tema era il rispetto, il fair play, gli avversari sul campo ma mai nella vita. Tema condiviso ieri da 400 bambini con alcuni calciatori della Roma: Totti, Strootman, Iturbe, Manolas e Rüdiger. «Siamo d’esempio per questi bimbi, dobbiamo ricordarci che il rispetto viene prima di tutto», il loro pensiero nell’appuntamento di Roma Cares.
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Francesco ai bimbi «È l’ultima volta che mi vedete…»
Il capitano giallorosso prende in giro Iturbe: «Ma quale avvocato, se non avesse fatto il calciatore avrebbe studiato tontologia»
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", poi spazio alle domande, e quasi tutte sono state rivolte a Totti. «Forse nel mondo mi vogliono bene per quello che ho fatto in questi 25 anni e per il fatto di aver indossato una sola maglia. Quando mi sono commosso? Una volta, nel 2001....». Esattamente l’anno del terzo scudetto. Poi l’emozione di un bimbo «È la prima volta che ti vedo» e la risposta amara: «Mi sa anche l’ultima....».
Poi spazio agli altri, ad iniziare da Iturbe, a cui un bambino ha chiesto «perché sei tornato?». Il sudamericano ha glissato, per poi cedere: «Sono carico. E felice di essere qui». Rüdiger, invece, ha parlato di scudetto («Per vincerlo dovremo sudare»). Poi Manolas: «Daremo tutto per qualificarci in Champions». E la chiusura di Totti su Iturbe:«Ma quale avvocato, se non avesse fatto il calciatore avrebbe studiato tontologia». E giù applausi.
(A. Pugliese)
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