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rassegna stampa

Fonseca incassa il voto di fiducia. Ma nei finali manca sprint

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La nuova Roma con la Juve è piaciuta. Diawara e il nodo gestione dei sostituti

Redazione

Sarà stata anche imperfetta, ma la Roma vista contro la Juventus è stata la bella copia di quella ammirata (si fa per dire) a Verona all’esordio in campionato. Non è un caso, perciò, che Dan e Ryan Friedkin abbiano fatto pervenire a Paulo Fonseca il loro apprezzamento per la prestazione. Il rimpianto, però, ha lasciato spazio anche a delle considerazioni sulla gestione soprattutto dei finali delle partite, in cui l’allenatore portoghese non ha convinto tutti i tifosi, con la questione cambi.

La Roma - scrive Massimo Cecchini su 'La Gazzetta dello Sport' - in due partite ufficiali ha fatto cinque sostituzioni. Perché? In generale, il tecnico si fida parecchio delle sensazioni dei propri uomini e così dalla panchina è arrivato un apporto modesto. Non sorprende che, alla fine della partita contro i bianconeri, lo stesso Fonseca abbia detto di aver chiesto a Pedro, Mkhitaryan e Dzeko come stessero. Anche se Pedro (33 anni) e Mkhitaryan (31 anni) avevano corso rispettivamente per 11,2 e 11,4 chilometri.

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La grande sorpresa, però, ieri l’ha riservata Diawara. L’agente del centrocampista, Daniele Piraino, ha espresso il proprio malumore non solo per la panchina del suo assistito, ma anche per la gestione complessiva. "È un vero peccato che non abbia giocato dal primo minuto contro la Juventus – ha detto a 'Tmw' – . È stato contento per la prestazione dei compagni, ma ci teneva a giocare dall’inizio. Manca una settimana alla fine del mercato. Se alle sviste nella lista sommiamo le scelte tecniche, dobbiamo fare il punto con la società. Vorremmo chiarezza sul reale ruolo e sull’importanza di Amadou nel progetto del club". Parole taglienti, che non sono state troppo gradite dalla dirigenza. Non è un caso, infatti, che da Trigoria spieghino che di offerte reali – segnatamente di Arsenal e Tottenham, come si sussurrava – in realtà non ne sono arrivate. A questo punto, l’impressione è che se arrivassero (in tempi rapidi) delle richieste concrete potrebbero essere prese in considerazione, ma senza fare sconti a nessuno, al netto delle forzature.