rassegna stampa

Fonseca e Sarri, la rivoluzione è soft. Ora gli integralisti hanno cambiato pelle

LaPresse

Il romanista inventa: ultima idea la difesa a 3 Il bianconero ruota i giocatori e abbassa i toni A unirli il coraggio nei cambi di Florenzi e CR7

Redazione

Se la vita è un viaggio, Paulo Fonseca e Maurizio Sarri hanno bagagli ingombranti perché, da dove sono partiti, per arrivare alla Roma e alla Juve hanno dovuto percorrere tanta strada, e non sempre in vagoni di prima classe, come riporta La Gazzetta dello Sport.

Stasera Fonseca – che nel dicembre 2017 si era travestito da Zorro per festeggiare una vittoria sul City di Guardiola che di fatto eliminava il Napoli di Sarri dalla Champions – non è più quello che a giugno illustrò le sue idee ai dirigenti giallorossi.

Lo dimostra anche il fatto che da due giorni medita un colpo di scena tattico. Ovvero, puntare sulla difesa a tre, inserendo Cetin dietro (il sacrificato sarebbe Perotti) e piazzando Zaniolo e Pellegrini alle spalle di Dzeko, con Florenzi e Kolarov larghi sulle fasce. Una formazione più conservativa, appunto, come lo sarebbe se fosse sì confermato il 4-2-3-1, ma con Cetin spostato a terzino e Florenzi esterno d’attacco. D’altronde la A, tatticamente, è pane duro per tutti.

Anche Sarri si è scoperto juventino prima di quanto si immaginasse. La prova? In primis il look: quella tuta con polo «nobile» è un’immagine emblematica. Il tecnico è parso fin da subito più elegante, come piace alla Signora. Nelle conferenze, poi, eccessi solo sporadici, nulla in confronto al passato napoletano. In campo, invece, fino a questo momento ha gestito con calma una situazione non semplice. La rosa XXL infarcita di campioni che la Juve gli ha consegnato dopo la chiusura del mercato, si prestava a trappole, ma lui è riuscito ad applicare un’alternanza ragionata (soprattutto in avanti con la staffetta tra Dybala e Higuain) e a ruotare gli uomini con intelligenza. Ma anche con coraggio. All’inizio della sua avventura aveva chiarito che l’unico insostituibile era Ronaldo, ma quando il portoghese è calato per il problema al ginocchio non ha esitato a toglierlo dal campo.

Sul piano tattico, Sarri si è adattato agli uomini. E’ partito con il 4-3-3, ma per necessità (vedi l’infortunio di Douglas Costa) è passato al sistema di gioco con il trequartista, come farà anche stasera. Ruotare gli uomini per lui non è mai stato un problema, ma non per questo lo farà necessariamente stasera.