La Roma quest'anno ha scelto di regalare un po' del suo Natale a tante realtà meno fortunate.Come scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, al netto di qualche oliatore da social, i tifosi hanno capito lo spirito d'iniziativa del club: riportare la Roma nei quartieri e tra i romanisti, soprattutto quelli meno fortunati. Se poi in ospedale o in qualche casa famiglia si incontra qualche tifoso della Lazio poco importa: si ride e si scherza, dopotutto a Natale siamo tutti più buoni.
rassegna stampa
Fonseca e la squadra in giro per Roma regalando sorrisi a chi è meno felice
Tante le iniziative della squadra giallorossa con l'avvicinarsi del periodo natalizio
La Roma ha scelto di mettersi in mezzo alla gente per responsabilità: i primi sono stati il CEO Guido Fienga e il tecnico Fonseca, in occasione della Giornata Mondiale dei Poveri in Vaticano, seguiti poi da tutti i giocatori, da Pau Lopez a Nicolò Zaniolo, che hanno girato in lungo e in largo la città per incontrare i tifosi e regalargli un abbraccio. Ai tifosi che accusano la società di pensare più ai follower che ai tifosi in città Fienga ha risposto: "Lavoriamo in un settore che produce emozioni e questo ci fa sentire privilegiati, è una responsabilità condividere questa fortuna con tutti le persone che hanno a cuore la Roma. La città è la nostra comunità di riferimento, per questo vi abbiamo concentrato i nostri sforzi con l'avvicinarsi delle feste natalizie, ma questo non ci impedisce di guardare oltre i nostri confini". L'iniziativa della Roma ha fatto il giro del mondo e il club intende continuare su questa strada, come ha ribadito Fienga: "Mi piacerebbe che Roma Cares diventasse una fondazione autorevole, in grado di attrarre sostenitori per la qualità delle sue iniziative, indipendentemente dal sostegno della Roma stessa". Per regalare, ancora, abbracci così.
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