Era proprio quello che sognava da un po’. Per far pace con la sua gente, per correre sotto la Sud e tornare a sentirsi un protagonista vero. Ed era proprio quello che voleva, ancora di più, dal 15’ della ripresa e cioè da quando Cristiano Ronaldo gli ha rivolto quegli appellativi non proprio eleganti. "Sei troppo piccolo per parlare", dopo quel battibecco conseguenza di una palla giocata dal portoghese con Dzeko a terra e tutta la Roma ferma in attesa dei soccorsi. Ecco, forse Alessandro Florenzi lì ha trovato una forza ancora più grande, una voglia ancora più forte e un orgoglio ancora più profondo. E quando ha avuto la palla giusta, l’ha lavorata con un colpo di genio, uno "scavetto" bello ed elegante, proprio come non erano state le parole di Ronaldo. E a chi si aspettava la dedica polemica al portoghese, è invece arrivata quella per le figlie Penelope e Sveva. A tu per tu Alla fine Florenzi non vuole entrarci nella polemica: "Lasciamo perdere quello che succede in campo – dice –. Noi prima avevamo buttato fuori la palla due volte, lui invece l’ha giocata. Nel primo tempo potevamo ripartire con Kolarov e invece non l’abbiamo fatto, buttando fuori il pallone, perché noi siamo questi. Poi lui è il Pallone d’oro e pensa che abbia il diritto di fare tutto quello che poi ha fatto". E sulla partita: "Siamo stati bravi a restare in partita, sapevamo che non sarebbe stato facile battere la Juve. Abbiamo giocato per vincere, ma cercando di non perdere. Ranieri ha fatto delle scelte giuste, penso all’ingresso di Under. Sono contento per lui, ci è mancato molto in questo periodo e questo è il “Cencio” che vogliamo fino al termine della stagione. Ma è stato bravo anche Kluivert. Questo vuole dire che con la testa e con le gambe ci siamo, abbiamo corso fino alla fine. E siamo contenti". Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
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Florenzi: “Troppo piccolo a chi?”. Alessandro è Magno al cospetto di Cristiano
Battibecco con CR7 e dopo lo "scavetto" vincente. "Ronaldo non ha il diritto di fare tutto ciò che vuole"
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