rassegna stampa

Florenzi nuovo re di Roma «Ma senza tifo non è derby»

Non aveva mai segnato in una stracittadina, anzi, a sentir lui non aveva mai giocato bene «Contro di loro. Sto imparando a gestire la tensione»

Redazione

Ieri è andato alla moglie e alla figlia che sta arrivando il primo pensiero di Alessandro Florenzi, capitano di giornata, quando ha segnato il terzo gol che ha chiuso il derby. E, come scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, il pensiero corre a Totti e De Rossi in panchina, loro che prima di lui le sfide alla Lazio le hanno vissute come qualcosa di speciale.

L’ha fatto il gole anche bene («Ma prima o poi segnerò anche gol più brutti, ma non mi dispiacerebbe farne anche di più difficili», ha scherzato lui), con quella fascia al braccio «Che mi ha caricato, soprattutto negli ultimi 20’ quando ero un po’ stanco». Ha iniziato terzino, ha sofferto da terzino, ha chiuso avanti, segnando sotto la Sud, ma il sorriso, nonostante quel «Ti amo» gridato dopo il gol e le braccia alzate per incitare la gente, non è stato completo.

Intanto la gente si ricorderà di questo poker alla Lazio, che Spalletti consentirà di festeggiare per altre 24 ore. Poi, si tornerà a lavorare: «Difenderemo il terzo e attaccheremo il secondo, dobbiamo farlo fino alla fine. Ma non sarà facile, il Napoli è una grande squadra. Anche noi però lo siamo e non vogliamo mollare. Il merito di quello che stiamo facendo è di tutti quelli che lavorano a Trigoria, non vogliamo fermarci: stiamo bene e siamo contenti». E magari, se u n giorno torneranno anche i tifosi, lo saranno di più.