La priorità di Vincenzo Italiano, in accordo con la Fiorentina, è sempre stata di avere due giocatori, diremmo due titolari, per ruolo. E alla fine del mercato estivo, l’obiettivo è stato raggiunto, scrive Fabio Bianchi su La Gazzetta dello Sport. Ma, per un infortunio o l’altro, in tante posizioni del campo il tecnico non ha quasi mai avuto la doppia alternativa pensata all’inizio. Per certi versi, nel tentare di sopperire alle mancanze, è andata bene. Per dire, la Viola ha riscoperto Kouamè, che doveva essere ceduto e invece per parecchio tempo è stato uno di quelli che ha tenuto su la squadra. Ha constatato la ri-esplosione di Amrabat, che doveva far spazio a Mandragora e invece è diventato uno dei migliori centrali del campionato. E, per fare un terzo esempio, ha lanciato definitivamente baby Bianco, ormai molto più che un’alternativa.
La Gazzetta dello Sport
Fiorentina, ma che bel traffico dal centro in su. Ora Italiano ha tante opzioni
Adesso, con il recupero di quasi tutti i giocatori (solo Sottil ha bisogno ancora di un po’ di tempo), il tecnico scopre di avere più di due alternative in mezzo al campo. Da qualche tempo Italiano ha cambiato rotta: il 4-3-3 non più come dogma, anzi soppiantato dal 4-2-3-1 che più si addice alle caratteristiche dei suoi. Comunque i posti di centrocampo restano tre, perché dietro il centravanti e a fianco degli esterni, l’allenatore ci mette un giocatore con caratteristiche anche da trequartista ma che di solito stava nei tre in mezzo. La dimostrazione è nella formazione tipo, dove Bonaventura, impiegato quasi sempre a destra, ora sta nel mezzo del tridente alle spalle di Jovic o Cabral. Lo stesso vale per Barak, preso per stare a sinistra del terzetto nel 4-3-3 e che ora si alterna con Jack un passo più avanti.
Ai due, per la gioia di Italiano e della società si è aggiunto finalmente Castrovilli, che sembra completamente recuperato dopo il grave infortunio che lo ha lasciato ai box per otto mesi e che deve solo ritrovare condizione e ritmo partita.
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