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La Gazzetta dello Sport

Fiorentina e Roma puntano tutto sul nuovo Cabral e sul Re Abraham

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Davanti a 30.000 spettatori quasi spareggio al Franchi. Arthur sogna la Seleçao, Tammy vuol diventare il miglior goleador inglese in A

Redazione

Se il gol è l’essenza del calcio, ci piace pensare che ci sia una sorta di giustizia calcistica nell’immaginare che la delicata sfida tra Fiorentina e Roma per l’accesso alla Europa League metta in vetrina Arthur Cabral e Tammy Abraham, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Certo, per le squadre di Italiano e Mourinho la partita ha una valenza diversa. I viola paiono condannati a un solo risultato – la vittoria – se vogliono nutrire speranze concrete di qualificazione, dopo i successi di Lazio ed Atalanta. I giallorossi invece, con 3 punti in più all’attivo, essendo attesi dai match contro Venezia e Torino, possono puntare anche al pareggio. Ma c’è una dolcissima spina nei pensieri dello Special One: la finale di Conference League contro il Feyenoord del 25 maggio a Tirana. Da Trigoria, infatti, rimbalzano i mille dubbi legati al turnover, anche perché la partita di giovedì contro il Leicester ha prosciugato tesori di energie. E allora l’allenatore portoghese si chiede: turnover spinto oppure, vista l’importanza della partita “solo” ragionato? Una cosa è certa: i due tecnici hanno bisogno di gol. Per questo di Cabral e di Abraham, magari da gestire durante una partita-spareggio (o quasi), ci sarà senz’altro bisogno.

Il centravanti inglese, che sta per arrivare a 50 presenze nella Roma, ha già realizzato 25 reti stagionali. Mai nessuno, al primo anno in giallorosso, ha mai segnato così tanto. Però un traguardo Tammy deve ancora santificarlo: essere l’inglese che ha trovato più reti nel nostro campionato. Il primato per il momento resta quello di Gerry Hitchens, che nel 1961-62 mise a segno 16 gol in campionato. Abraham è ad una sola lunghezza di distanza e perciò, esattamente 60 anni dopo, in Serie A potrebbe esserci un nuovo re d’Inghilterra. Un primato doppio, perché per Tammy sarebbe anche primato personale. Occhio al paradosso: la Roma finalista di Conference, sulla carta potrebbe ancora scivolare all’ottavo posto, e se perdesse la finale col Feyenoord potrebbe ritrovarsi fuori dalle coppe europee della prossima stagione. Sarebbe una beffa atroce per la squadra rimasta a difendere l’onore italiano in Europa. Proprio per questo Mourinho non intende correre troppi rischi. Il presente si chiama Fiorentina. Alla finale di Tirana ci sarà tempo per pensare.