rassegna stampa

Financial Fair Play, Roma tranquilla. L’Inter rischia grosso

In arrivo oggi dall'Uefa le sanzioni inerenti al Fairplay Finanziario. Prevista batosta per l'Inter, la Roma invece non dovrebbe avere troppi problemi

Redazione

Comunicazione imminente. Forse già oggi. Secondo i sussurri provenienti da Nyon, sede della Uefa, Inter e Roma verranno ben presto a conoscenza delle sanzioni inerenti al Financial Fairplay (il progetto introdotto dall’Esecutivo UEFA nel settembre 2009 utile a far estinguere i debiti contratti dalle società calcistiche portandole a un regime di autofinanziamento). Situazione debitorie diverse, quelle dei due club italiani, e diverse saranno le sanzioni: più dura quella per l’Inter, più morbida per i giallorossi.

LA RIUNIONE E L’INVITO – L’avviso, imminente, è figlio di una riunione che si è tenuta sul finire della scorsa settimana: il Panel (commissione inquirente) ha verificato nuovamente tutto in base anche al mercato di gennaio, alle entrate e alle uscite, ai segni più e meno sul bilancio, e ha deciso il provvedimento che, appunto, verrà reso noto in queste ore. La comunicazione conterrà anche l’invito a recarsi nuovamente a Nyon dopo la prima visita, al più presto: in questo nuovo incontro il massimo organo calcistico continentale conta di chiudere la vicenda immaginando l’accettazione o il patteggiamento da parte dei due club. In tutti i casi precedenti, le società calcistiche hanno appunto patteggiato, consce del fatto che andare a giudizio darebbe un inasprimento notevole della pena.

MULTONA, LISTA, MERCATO – L’Inter (ieri in sede c’erano sia il dg Marco Fassone e sia il CEO Michael Bolingbroke) ha costantemente tenuto i contatti con la Uefa ed è pronta a partire verso Nyon per il secondo incontro che potrebbe avvenire anche all’inizio della prossima settimana: al primo incontro, il 7 novembre, era presente anche il numero1 Erick Thohir; al prossimo ci saranno Fassone e Bolingbroke ma probabilmente pure il direttore dell’area amministrativa Michael Williamson (presente anch’egli al primo… round). La pena prevista? Pecuniaria prima di tutto, per una cifra che dovrebbe attestarsi sui 6-7 milioni; poi, la riduzione della rosa per la Lista Uefa, riduzione che sarebbe da 24 a 21 (o 23) unità. Se invece non dovesse esserci la riduzione, ecco che l’Inter avrebbe l’obbligo di inserire più gioca- tori cresciuti nel proprio vivaio rispetto a quelli arrivati nell’ultimo anno di mercato. A proposito di mercato: potrebbe diventare un obbligo-Uefa ciò che l’Inter sta già facendo da tempo, ovvero che potrà comprare solo in base alle entrate economiche per le cessioni.

TRANQUILLITÀ ROMA – Situazione diversa invece quella che riguarda la Roma. Per il club giallorosso non è ancora alle viste «la sentenza» Uefa riguardo il «financial Fairplay», ma qualcosa anche per loro si è mosso. A breve, infatti, i rappresentanti della società saranno di nuovo a Nyon per approfondire meglio la loro posizione, ovvero il percorso virtuoso che stanno cercando di portare avanti a partire dal loro insediamento, nel 2011. La convocazione, comunque, non è prevista per questa settimana, senza contare che nei giorni scorsi – in occasione del sorteggio per gli accoppiamenti di Europa League – il «global Ceo» Italo Zanzi aveva approfittato del blitz per parlare della situazione. In ogni caso, la posizione della Roma appare significativamente più lieve rispetto a quella dell’Inter e quindi, al di là di una possibile ammenda, pare difficile che si possa arrivare alla limitazione della rosa in vista degli impegni europei della prossima stagione. Insomma, a Trigoria non sembrano preoccupati per le vicende.