Il trionfatore della giornata di ieri non è Carlo Tavecchio ma Claudio Lotito. La Lega di A, e non solo, è casa sua.
rassegna stampa
Figc, Il vero vincitore è Lotito: riportate all’ovile Inter e Fiorentina
Il patron della Lazio è riuscito grazie all’alleanza stretta con Adriano Galliani, che sta nell’ombra ma conta parecchio.
Ha convinto a uno a uno i suoi colleghi a sostenere la candidatura del plenipotenziario dei Dilettanti, funzionale alle sue mire espansionistiche in Federazione, dove ricoprirà l’incarico di vicepresidente. Per la verità, si è dato un gran daffare anche nelle altre categorie, sobbarcandosi per esempio tre ore di riunione tra Tavecchio e la B. Campagna elettorale dura e pura, giocata su più tavoli, lui che è abilissimo a ricoprire il ruolo di consigliere-intermediario-sportello amico, anche grazie alla conoscenza dei meandri regolamentari più nascosti.
ALLEANZA Per la verità, se può muoversi con tale disinvoltura è grazie all’alleanza stretta con Adriano Galliani, che sta nell’ombra ma conta parecchio, eccome se conta. Nel gennaio 2013, nonostante l’opposizione dei presunti poteri forti incarnati da Juventus, Inter, Roma e Fiorentina, i due si sono presi la Lega facendo rieleggere Beretta (a scapito di Abodi) e occupando tutte le poltrone. Hanno attraversato i mari perigliosi del contratto con Infront e dell’asta domestica dei diritti tv, ingrossando ulteriormente le loro file. Basti pensare al recente cambio di casacca dell’Inter, proprio quella di Thohir che predicava una svolta per il calcio italiano. Ieri il capolavoro. Non solo il 18-2 per Tavecchio e l’adesione unanime al programma, ma anche il pacchetto di nomine interne all’insegna del più classico consociativismo. Lotito e Gino Pozzo dell’Udinese in consiglio federale, mentre in consiglio di Lega tornano le ex dissidenti Juve (Agnelli), Inter (Angelomario Moratti) e Fiorentina (Cognigni), assieme a Chievo (Campedelli) e Palermo (Zamparini). Chiudono il cerchio i membri della fondazione per la mutualità: lo stesso Agnelli, Giulini (Cagliari) e Setti (Verona). E tutti amici come prima.
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