Missione compiuta. Nel freddo romeno la Roma sbriga la pratica Cluj senza patemi, grazie a un agevole 0-2 e santificando due volte Veretout, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Festa Roma: Veretout bussa due volte, Fonseca è già qualificato
Cluj k.o., giallorossi ai sedicesimi. Il francese innesca l’autogol di Debeljuh e segna il rigore. Brillano i giovani
Il tutto nei primi 22 minuti dall' ingresso in campo del francese, nella ripresa, dopo un primo tempo sonnacchioso, ma nel pieno controllo della squadra di Fonseca. In ogni caso, guai a sottovalutare questo successo – il 5° consecutivo – perché per i giallorossi è una sorta di doppio regalo, visto che significa qualificazione aritmetica ai sedicesimi di Europa League (col Cluj c’è il vantaggio negli scontri diretti) e, soprattutto, la possibilità di gestire il turnover, ora che gli impegni ravvicinati saranno tanti.
Un’ottima notizia, anche perché la rosa a disposizione del portoghese si allarga ogni giorno di più. Ne è la dimostrazione, l’esordio in Europa da titolare di Calafiori, la fiducia di nuovo concessa al baby Milanese e la "prima volta" assoluta di Tripi. Un dato su tutti: l’età media della squadra vista ieri era di 25 anni. Bisogna risalire al settembre 2005 per trovarne un’altra più giovane.
I gol, pur casuali, certificano la superiorità romanista. Al 4’ della ripresa una punizione battuta da Veretout è deviata beffardamente nella propria porta da Debeljuh, mentre al 21’ un errato retropassaggio di Camora innesca il neo entrato Mkhitaryan, che tira su Balgradean in uscita. Il portiere però finisce la sua corsa sull’armeno che cade: è rigore, che Veretout trasforma. Le belle notizie non finiscono qui, perché il rientro di Diawara è positivo, Mayoral è sempre più vivoe integrato nel gioco e si è rivisto anche Dzeko, che ha accumulato minuti in vista di Napoli. Fonseca, però, giustamente non si accontenta: "Abbiamo dimostrato grande carattere, ma adesso vogliamo il primo posto del girone".
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