Il calcio sarà anche lo sport più bello del mondo, ma continua ad essere frequentato da troppi «fucking idiots», per dirla alla Pallotta, uno che non ha avuto paura di rendere pubblici i suoi pensieri.
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Fermiamoli o resteranno solo gli idioti
Sassaiole contro il pullman della Juve, bomba carta contro i tifosi del Torino, scene da Far West nello spogliatoio di Bergamo dopo Atalanta-Empoli. Una domenica di calcio in mano ai «fucking idiots»
Sassaiole contro il pullman della Juve, bomba carta contro i tifosi del Torino, scene da Far West nello spogliatoio di Bergamo dopo Atalanta-Empoli. Nulla in confronto a quello che è accaduto a Belgrado, dove il derby tra Stella Rossa e Partizan ha prodotto una cinquantina di feriti e 40 arresti. Ma non è il calcio serbo con cui dobbiamo paragonarci. Almeno per quanto accade fuori dai campi.
In una tranquilla domenica di campionato, senza alte tensioni da classifica, il nostro calcio ha prodotto una serie di incidenti che ci fanno ripiombare nel buio pesto dopo i fuochi d’artificio di metà settimana quando avevamo portato tre italiane nelle semifinali del calcio europeo, tre italiane tra le otto belle d’Europa.
Dai, che ci stiamo rialzando, veniva da dire giovedì sera. Invece, ecco la domenica che non ti aspetti, anche se con i «fucking idiots» in circolazione, tranquilli non si può e non si potrà mai stare. Non ci sono parole, anche le più estreme, che possano giustificare chi va incontro ad un pullman armato di sassi e chi va allo stadio con una bomba carta nello zainetto.
Che cosa c’è di più grave di una bomba carta portata all’interno di uno stadio e fatta esplodere nella curva avversaria? E poi ci meravigliamo se alla partita non ci vanno le famiglie: tra un po’ non ci andranno più neppure i tifosi...
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