A Trigoria l’uomo del giorno, anzi dei giorni, è sempre Paulo Fonseca. È lui che fa capire ai giocatori che non vuole perdere tempo, sia in allenamento sia durante i colloqui individuali. È lui che alza la voce con il suo tattico, Leal, perché prima dell’allenamento qualcosa non gli va a genio. Ed è lui che, in accordo con il club, sceglie di blindare squadra e tifosi in questi primi giorni di lavoro: anche oggi doppia seduta chiusa a stampa e tifosi. Poche battute, tanto lavoro, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
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Fazio, il Comandante traccia la rotta: “Partiamo forte”
"La Roma sarà compatta, Fonseca mi piace". E il portoghese striglia lo staff
Proprio in nome di questo profilo basso (eccezion fatta per lo scambio di vedute con Leal), la Roma sta limitando al minimo immagini e dichiarazioni ufficiali, tanto da mandare a parlare alla radio del club, Fazio, uno dei senatori della squadra, sempre molto restio a sbilanciarsi davanti a microfoni e telecamere. "Siamo curiosi e ansiosi di conoscerci meglio con Fonseca, sarà importante essere compatti e partire forte - dice l'argentino - L’importante è stare vicini alle prime fin dall’inizio perché poite lo porti dietro per tutta la stagione". Da quando è a Roma sono cambiati decine di giocatori ma soprattutto Fonseca per lui è il quarto allenatore dopo Spalletti, Di Francesco e Ranieri. Il difensore non si sbilancia sulle caratteristiche del portoghese, che conosce appena, ma lo descrive come molto esigente: "È bene avere un allenatore così, alla fine è la competitività che rende la squadra più forte".
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