Con il Bologna si erano dati il cambio ad un quarto d'ora dalla fine, a Pisa hanno giocato insieme 45 minuti decisivi, quelli della ripresa, i cui hanno costruito e sigillato la vittoria giallorossa. Ieri, invece, sono tornati a stare in campo ancora insieme, ma stavolta dal via, seppur in una semplice amichevole (quella vinta a Trigoria per 8-0 contro il Roma City, squadra di Eccellenza). Di certo - come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport - c'è una cosa, che se questa Roma vuole cercare un pizzico di fantasia in più nella fase offensiva allora deve affidarsi proprio a loro due e al loro estro: Paulo Dybala e Matias Soulé, i "fratelli" argentini. Ieri, tra l'altro, Dybala e Soulé sono stati schierati anche dalla stessa parte. Quello di Gasperini è stato un esperimento, è chiaro. Di più, quasi una necessità, considerando le tante assenze causa nazionali (e infortuni, vedi il caso del giamaicano Leon Bailey, fermatosi al primo allenamento). avvicinare Soulé alla porta vuol dire sostanzialmente due cose: garantire più gol, ma anche più assist. Insomma, aumentare la pericolosità della Roma. Il progetto finale è di poterli schierare insieme. Anche perché a sinistra Gasperini non ha avuto dal mercato il trequartista che voleva e allora ha deciso di arrangiarsi così: adattandoci la Joya. E allora è facile ipotizzare che alla ripresa, il 14 settembre contro il Torino (Olimpico già quasi esaurito, fischio d'inizio previsto per le ore 12.30), Dybala e Soulé possano giocare ancora insieme.
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forzaroma rassegna stampa la gazzetta dello sport Fantasia Roma. Soulé e Dybala: insieme è più bello
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