La corsa al terzo posto vede la Roma in rimonta (anche per i bookmaker) su una Fiorentina in fibrillazione e un’ Inter in crisi, col Milan «nobile» in lenta ascesa.
rassegna stampa
Fame di Champions 3° posto: tigre Roma, Inter-Viola lepri stanche
La corsa al terzo posto vede la Roma in rimonta (anche per i bookmaker) su una Fiorentina in fibrillazione e un’Inter in crisi, col Milan «nobile» in lenta ascesa.
QUI FIORENTINADopo la mini-flessione d’inizio anno, la Viola sta ritrovando un po’ di verve. Certo, le oscillazioni negli ultimi risultati hanno minato qualche certezza, che però l’allenatore conta di ritrovare insistendo con quel 4-2-3-1 utile a valorizzare al meglio le doti di Tello sulla fascia sinistra. Detto che i tifosi stanno con l’allenatore, l’impressione è che dividersi tra guelfi e ghibellini non aiuterà.
QUI INTER I nerazzurri potrebbero mandare alle stampe un libro su come precipitare dal 1° al 4° posto in meno di un mese. E se pure la condizione atletica non pare malvagia (fa fede la rimonta di Verona), quella psicologica è in picchiata. I tifosi mugugnano e anche il presidente ha i suoi grattacapi tra la ricerca di soci (Moratti in uscita) e le non brillanti performance dei manager. Visto che economicamente il 3° posto è considerato essenziale (Inter e Roma sono già sanzionate dall’Uefa per il fair play finanziario), come sorprendersi se persino Mancini sia discusso?
QUI ROMA Premessa: monte ingaggi e soprattutto aspettative d’inizio stagione lasciavano supporre che la Roma adesso lottasse per lo scudetto. Non a caso, tra le 4 contendenti, è l’unica ad aver esonerato l’allenatore. Ma indietro non si torna e quindi anche la ritrovata lotta per la zona Champions – corroborata dal ritorno di Spalletti e dal fatto di essere l’unica che ha ancora tutti gli scontri diretti da giocare, due dei quali in casa (Fiorentina e Inter) – ha risollevato il morale e quindi, in attesa che la maggiore intensità negli allenamenti porti frutti, già questa è una buona notizia. Non solo. Ovvio che, come per l’Inter, l’approdo o meno in Champions orienterà il futuro del mercato e di tutti. Anche quello di una dirigenza (Pallotta compreso) che, dopo 5 anni Usa a «zero tituli», non gode più della fiducia totale di parte del tifo. E non parliamo solo di quegli ultrà che da mesi disertano la Curva Sud.
QUI MILAN Le gambe girano, la testa invece segue le altimetrie dei risultati. Ovvero, la condizione fisica sembra buona, mentre quella psicologica ha sciupato un po’ dell’effetto derby col pari interno contro l’Udinese. Ma dopo le malinconie d’inizio stagione, l’ormai consolidato 4-4-2 varato da Mihajlovic autorizza in ogni caso all’ottimismo, soprattutto se si considera la produttività dell’eccellente Bonaventura, che non ha veri sostituti del suo livello.
(M.Cecchini)
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