rassegna stampa

Il fair-play finanziario diventa soft, ma l’Uefa vigilerà

I club che vorranno spendere molto per tornare competitivi potranno chiedere all’Uefa un «voluntary agreement», un accordo bilaterale sul quadriennio successivo

Redazione

I gallesi dicono che il tetto del Millennium Stadium di Cardiff si apra in fretta, più o meno in 20 minuti, per permettere a Dio di vedere il rugby. Nella primavera 2017 lo spettatore dell’ultimo anello si godrà anche Messi, Cristiano Ronaldo o magari Bale, che giocherebbe in casa: nell’Esecutivo di ieri a Praga, l’Uefa ha assegnato a Cardiff la finale di Champions 2017. Per la capitale gallese, esclusa dalle sedi dell’Europeo itinerante del 2020, è un momento di riscatto. Quell’anno le coppe andranno cacciate a Nord perché ieri pomeriggio è stata definita anche l’assegnazione a Stoccolma della finale di Europa League 2017. In un pomeriggio di lavoro, l’Esecutivo si è occupato di molte cose: fair play finanziario, presidenza Fifa e anche commissioni.

L’Uefa è decisamente soddisfatta del fair play finanziario. Da quando le nuove norme sono state introdotte, le perdite dei club sono state ridotte del 70% e nel 2014 solo tre società hanno chiuso con un passivo superiore ai 50 milioni. L’Esecutivo però ieri ha ufficializzato alcune novità, come anticipato a inizio giugno dalla Gazzetta. I club che vorranno spendere molto per tornare competitivi potranno chiedere all’Uefa un «voluntary agreement», un accordo bilaterale sul quadriennio successivo. Semplificando molto, la società dovrà indicare investimenti, ricavi e perdite previste. L’Uefa, invece, permetterà l’investimento extra e vigilerà sul rispetto delle regole, pena conseguenze più serie delle attuali. Nessun cambio di rotta invece dopo il ricorso anti-financial fair play di Jean-Louis Dupont, l’avvocato del caso-Bosman: in attesa della decisione della Corte di Giustizia, l’Uefa proseguirà sulla sua linea.

Un altro Esecutivo, quello della Fifa, si riunirà il 20 luglio. L’Uefa ieri ha deciso di continuare sulla linea di fermezza contro Sepp Blatter: si annuncia una giornata complicata… Ieri Platini, dopo il meeting, ha anche commentato la volontà di Zico di candidarsi alla presidenza Fifa: «Siamo amici, ma deve decidere lui. Mancano molti mesi all’elezione. L’appoggio di Zico a una mia eventuale candidatura? Quello che serve è l’appoggio di chi vota. E Zico non vota».

L’Uefa infine ha nominato i nuovi membri delle proprie commissioni. Per l’Italia due probabili new entry importanti: il direttore generale della Figc Michele Uva potrebbe far parte della commissione competizioni, Fiona May dovrebbe occuparsi a livello Uefa di responsabilità sociale.