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Fabbrica di talenti. Non solo Pellegrini, la svolta azzurra partita da Trigoria

Fabbrica di talenti. Non solo Pellegrini, la svolta azzurra partita da Trigoria - immagine 1

Da Florenzi a Cancellieri, a Bologna con la Germania in campo sei ex giallorossi di qualità. E con loro c'era anche Caprari

Redazione

"Bisogna tornare a scoprire i vivai". Al Memorial Guerini Bruno Conti ha detto una frase tanto banale, all'apparenza, quanto importante. Perché nel calcio di oggi spesso i settori giovanili sembrano perdere la loro stella polare che, invece, Conti ha ben chiara. Si occupa dei ragazzi dall'Under 10 all'Under 14 ed è un ruolo importantissimo perché significa scegliere i bambini di oggi ma, soprattutto, i calciatori di domani, scrive Chiara Zucchelli sulla Gazzetta dello sport.

Non sono parole al vento, basti vedere la partita dell'Italia sabato contro la Germania: in panchina c'era Daniele De Rossi, collaboratore di Mancini, che Conti ha portato a Trigoria dopo averlo scovato a Ostia. In tribuna c'era Gianluca Caprari, oggi al Verona. In campo c'erano invece Matteo Cancellieri, anche lui al Verona, e poi i vari Matteo Politano, Lorenzo Pellegrini (con la maglia numero 10), Gianluca Scamacca, Davide Frattesi e Alessandro Florenzi, il capitano: tutta gente cresciuta nel vivaio di Trigoria. Storie diverse, diversissime, ma che hanno tutte un comune denominatore: sono partite dai Fulvio Bernardini di Trigoria.

Inutile dire che la storia più importante è quella di chi gli scarpini non li indossa più: Daniele De Rossi è una parte fondamentale della storia della Roma e se sabato sera, in azzurro, c'erano in campo sei figli di Trigoria il merito è anche di suo padre Alberto. A Trigoria, dicevamo, negli anni successivi sono cresciuti Florenzi e Pellegrini, due dei quattro capitani del dopo Totti. Alessandro oggi è ancora di proprietà dalla Roma, per l'ultimo anno, Lorenzo è l'attuale capitano ma c'è un dato che fa riflettere: Florenzi è stato il leader forse meno amato, l'unico dei quattro romani che non ha vinto nulla ma, dal 2011, è il giocatore che ha fatto più partite nella Roma.

Non fanno più parte della Roma Scamacca, Politano e Cancellieri. Il primo è andato via a 16 anni, per andare al

Psv; Politano la prima squadra l'ha solo sfiorata, anche se sperava di tornarci a gennaio 2020 quando era stato messo in piedi lo scambio con Spinazzola - lui era già a Trigoria per le foto, poi lo avvisarono che l'Inter ci aveva ripensato. Nessun ripensamento, invece, per Cancellieri, 20 anni, inserito nell'affare Kumbulla.

Vorrebbe, invece, tornare in giallorosso Davide Frattesi. Per lui, in prima squadra, solo tre panchine. Oggi è del Sassuolo, la Roma ha il 30% su un'eventuale rivendita ma al ragazzo non dispiacerebbe rientrare alla base. Ha mercato, piace a mezza serie A e all'estero, e piace anche alla Roma. Da vedere se alla fine, il club giallorosso preferirà monetizzare o tornare a investire su uno dei suoi ragazzi azzurri.