(La Gazzetta dello Sport - C.Zucchelli)- Se la sfortuna non avesse deciso, a 24 anni, di metterlo alla prova col primo grave infortunio della carriera, oggi Kevin Strootman starebbe preparando il Mondiale di cui doveva essere, parola del suo c.t. van Gaal, «un protagonista assoluto». E invece, nonostante una forma invidiabile – ha perso 4 kg – e un sorriso contagioso, Strootman è costretto a fare i conti con una competizione da vedere soltanto in tv. Sempre in tv, o sul computer quando non poteva alzarsi dal letto, l’olandese ha visto la Roma reagire alla grande al suo k.o.: 9 vittorie e una sconfitta in 10 partite, qualificazione diretta alla Champions conquistata a Firenze con tanto di dedica speciale. «Non vedo l’ora di giocarla – dice a Roma Channel –. Finalmente potrò farlo».
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Fa festa pure Kevin “Roma, torno presto”
(La Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli) – Se la sfortuna non avesse deciso, a 24 anni, di metterlo alla prova col primo grave infortunio della carriera, oggi Kevin Strootman starebbe preparando il Mondiale di cui doveva essere, parola...
Allo stadio Stasera sarà all’Olimpico per la festa con i compagni e i tifosi, domani tornerà in Olanda per continuare la riabilitazione. Non è escluso che riesca a ritagliarsi qualche giorno di mare: poi, in estate, tornerà a Trigoria (dove ieri, per Benatia, c’era anche il c.t. Badou Zaki) per lavorare. L’appuntamento è per una nuova visita a luglio, poi dovrebbe partire con i compagni per il ritiro di agosto in Austria. Nessun programma certo, però, il recupero verrà valutato d’accordo con i medici che lo hanno operato e con quelli della nazionale olandese. «Sto lavorando molto in palestra e in piscina con esercizi specifici per il ginocchio – spiega in perfetto italiano – e sto migliorando». Cammina e guida senza problemi, il dolore è sparito, la fiducia è al massimo: «Ringrazio tutti per il supporto, dai tifosi, allo staff tecnico e medico fino ai miei compagni», ha aggiunto, colpito dall’affetto ricevuto in questi mesi.
Scudetto sì, United no Gli altri calciatori hanno cenato con lui (Pjanic, Ljajic e Jedvaj), gli hanno scritto e dedicato foto su Instagram, hanno sventolato (Totti) la sua maglia dopo un gol: Strootman, in Olanda, qualche tempo fa ha detto che a Trigoria «esiste un gruppo fantastico», ieri ha ribadito che, con quel gruppo, si può «vincere lo scudetto. Penso che siamo pronti». Per questo il suo mentore, van Gaal, sembra doversi mettere l’anima in pace: almeno per un altro anno, Strootman non intende muoversi da Roma e la Roma non intende privarsi di quella che Garcia ha definito la sua «lavatrice. Gli dai i palloni sporchi e te li riconsegna puliti». Niente Manchester United quindi, che pure vorrebbe fondare su di lui il centrocampo delle prossime stagioni.
Incedibile Per Garcia, Strootman non si tocca, per i dirigenti anche, tutti ben felici di aver dovuto staccare un assegno al Psv per la qualificazione Champions ottenuta in questo campionato. «Mi volevano anche altri club – ha ricordato di recente il giocatore – ma il progetto della Roma è quello che mi ha convinto di più. E i fatti mi hanno dato da ragione».
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