rassegna stampa

Ex, stadio e ambizioni: il derby americano stimola Roma e Bologna

Tanti gli uomini giallorossi che sono passati al Bologna nell'ultimo periodo: Tacopina, Fenucci e Winterling. Ma il pesce più grande potrebbe ancora arrivare: Walter Sabatini

Redazione

Roma-Bologna significa anche Pallotta-Saputo, la sfida tra i due presidenti nordamericani della Serie A. Non sorprende, quindi, che la rivoluzione permanente dal punto di vista dirigenziale che ha contrassegnato il primo quinquennio statunitense del club giallorosso, abbia portato a Bologna alcuni uomini della prima fase della new age romanista.

Il primo a salutare Trigoria per i colori rossoblù è stato Joe Tacopina, ex vicepresidente della Roma. Dopo aver fatto da «front-man» nell’operazione Soros e da collante in quella di DiBenedetto & Co, l’avvocato Usa ha virato su Bologna contribuendo ad attrarre in Italia un big come Saputo. Tutto questo prima delle frizioni e dell’addio in direzione Venezia. Il minimo comune denominatore dei tre club? Lo stadio di proprietà. Poi è toccato all'a.d. Claudio Fenucci e a Christoph Winterling, ex responsabile del marketing a Trigoria.

Il pesce più grande potrebbe ancora arrivare, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport": Walter Sabatini. Il d.s. è in uscita dalla Roma dopo le ruggini con Pallotta ed è noto che un profilo come il suo potrebbe interessare al Bologna. Occhio però che Sabatini piace a tanti club di prima fascia e quindi la rincorsa non è agevole.