L'Atalanta li ha rilanciati verso il grande calcio, la Roma li ha invece affermati definitivamente. Quella contro l'Atalanta di domani, per Bryan Cristante e Gianluca Mancini, non sarà una partita come le altre, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Il primo alla Dea ha trascorso un anno e mezzo - condito dalla miglior stagione al livello realizzativo -, il secondo, invece, 2. Sono passati alla Roma per un investimento complessivo da 52 milioni di euro. I due condividono anche una situazione in divenire per quanto riguarda il rinnovo con la Roma: Mancini se l'è già visto rinnovare con un'opzione automatica fino al 2026, ma allo stesso ingaggio di prima. Un'intesa al rialzo però è già stata trovata, con il giocatore che arriverebbe a guadagnare circa 3 milioni di euro a stagione. Il centrocampista invece va in scadenza nel 2024, ma a differenza del difensore la sua strada non è già tracciata. Ma Cristante e Mancini non saranno gli unici ex di Roma-Atalanta: in giallorosso, ad esempio, ci sono anche Ibanez e Spinazzola - il primo dovrebbe partire dalla panchina, il secondo è ancora out per infortunio -. Nella squadra di Gasperini figurano invece due ex di segno opposto: Toloi - squalificato - e Zappacosta.
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Ex di lusso: Cristante e Mancini, trappola per la Dea
Per molti Roma-Atalanta non sarà una partita come le altre
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