Tre i dubbi da sciogliere per Antonio Conte prima della partenza per la Francia. L’esame di stasera contro la Scozia, al caldo di Malta, riguarda soprattutto De Rossi e, con effetto domino, si allarga a Montolivo e Thiago Motta per non dire Jorginho, scrive Fabio Licari su "La Gazzetta dello Sport". In attacco gli occhi sono su Eder, lontano parente di quello decisivo nelle qualificazioni. Fallire quest’esame può essere fatale.
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Euroritocchi Italia: ringhio De Rossi, speranza Jorginho
Conte si sta aggrappando all’esperienza di De Rossi, 101 presenze, Mondiale 2006. Ma il romanista non ha la mobilità di una volta e soffre al tendine d’Achille. L’Italia non può permettersi il lusso di aspettarlo
In questi due anni di ciclo Conte, è il centrocampo il reparto che più ha sofferto. Giocando a tre, Conte un tempo avrebbe potuto schierare uno tra Pirlo e De Rossi, con Verratti e Marchisio mezzali. Età, infortuni, condizione, tutto ha congiurato per cancellare (quasi) un reparto. Per cui Conte si sta aggrappando all’esperienza di De Rossi, 101 presenze, Mondiale 2006. Ma il romanista non ha la mobilità di una volta e soffre al tendine d’Achille. L’Italia non può permettersi il lusso di aspettarlo. Stasera dovrà mostrare progressi rispetto al test con i giovani della Fiorentina.
De Rossi, Jorginho, Montolivo e Motta: in teoria, quattro in ballo per due maglie. Ma Conte potrebbe sacrificare una mezzala (Bonaventura, Sturaro e Benassi si giocano un posto) per un play in più. Jorginho resta alla finestra: dei quattro, è quello senza problemi fisici, ma ha meno esperienza. Nessuno in Europa ha la sua percentuale di passaggi compiuti: fantasia non illimitata, ma palla spesso al sicuro. Conte non è ancora convinto ma per togliersi i dubbi dovrà concedere, si presume, qualche minuto anche al play esaltato da Sarri.
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