Si scrive Europa League, si potrebbe leggere Champions-2, scrive Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport: c'è una lista di pretendenti che non starebbero male accanto a Real Madrid, Manchester City e Bayern Monaco. Quest'anno si lanciano alla conquista della rinnovatissima coppa il Manchester United, il Porto, il Tottenham, l'Eintracht Francoforte e, naturalmente, Roma e Lazio che nelle ultime stagioni hanno frequentato i piani alti d'Europa. La sorpresa è sem- pre in agguato: dall'Olympiakos, che s'è preso la Conference con- tro la Fiorentina, al Fenerbahce di Mourinho, uno che con le coppe europee ha un rapporto spe ciale, in tante possono inserirsi nella lotta per il successo. Roma- Fenerbahçe, Mou contro De Ros- si, non sarebbe comunque un brutto spettacolo tecnico ed emozionale. E perché non consi- derare anche l'Ajax di Farioli, una grande storia nell'albo d'oro e un rinnovamento "all'italiana" nel futuro? Oggi il sorteggio dara le prime indicazioni.
La Gazzetta dello Sport
Europa League, Roma e Lazio si può. United, Tottenham e Porto da battere
Come la Champions
Con la riforma delle coppe le distanze formali si azzerano o quasi. Nes- suno si sogna di paragonare la mega Champions nata ieri con l'Europa League, che sempre di luce riflessa vive, ma il torneo è oggi in fotocopia. Trentasei finaliste, gruppo unico, classifica unica, le prime otto agli ottavi di finale, dal 9 al 24' posto i playoff, le ultime dodici a casa fino alla prossima stagione. E soprattutto cosa che farà piacere a Mourinho che se n'era lamentato in
passato non arrivano più le "retrocesse" dalla Champions. Queste 36 sono le finaliste. Que- ste 36 si giocano la coppa. Mou. restando in tema, è anche il pro- tagonista di un affascinante incrocio multiplo: ha vinto l'Euroleague con il Porto nel 2003, con lo United nel 2017, e l'ha sfiorata con la Roma nel 2023. Porto, United e Roma sono probabimente le tre big del torneo.
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