Il futuro sembra lontano, ma si costruisce giorno dopo giorno senza sapere prima quale momento possa essere più importante di altri, scrive Gian Battista Olivero su La Gazzetta dello Sport. La trasferta di Rotterdam, però, è sicuramente cruciale per la Roma che si è trovata improvvisamente traghettata nel futuro quando i Friedkin hanno deciso di esonerare José Mourinho. Daniele De Rossi, che all’etichetta di “capitan futuro” si è dovuto abituare quando giocava, sa bene quanto sia fondamentale concentrarsi sul presente ed evitare di allungare lo sguardo su quello che sarà. Ma quando la stagione entra nel vivo, ogni partita può diventare la fine di qualcosa e l’inizio di qualcos’altro. Nell’inferno bagnato del De Kuip (ma oggi, durante la gara, non dovrebbe piovere e quindi resterà solo l’esagerato calore dei non simpaticissimi tifosi olandesi) la Roma cerca di allungare la sua striscia di partite consecutive in Europa: dopo la finale vinta a Tirana e quella persa a Budapest, nessuno ha voglia di fermarsi, tanto meno l’allenatore che assapora oggi per la prima volta il sapore della sfida a eliminazione diretta vista dalla panchina: "Sono contento di esordire in Europa, non era preventivabile fino a poco tempo fa. L’atmosfera sarà importante, ma dobbiamo restare concentrati sul campo. Ho tanti ricordi di partite europee, su tutte il successo sul Barcellona e altre vittorie meno eclatanti ma che ci hanno consolidato tra le migliori otto d’Europa. Dobbiamo tornare a quel livello".
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