rassegna stampa

Euforia Pjanic e Castan: «Una Roma da scudetto»

Il bosniaco ha messo a segno la sua terza punizione in questo campionato. Il suo piede è entrato in ben 8 gol (4 reti e 4 assist) sui 20 totali della Roma

Redazione

Bosnia e Brasile nella vittoria della Roma. Per Pjanic è la terza punizione messa a segno in un campionato che non l'ha mai visto così decisivo. Numeri impressionanti: 10° gol (su 21 totali) su calcio piazzato,  il numero uno in Italia dal 2013-14 in poi (con 7), il numero 1 nella Roma perché è entrato già in 8 gol (4 reti e 4 assist) sui 20 totali della squadra di Garcia.

«Il piede di Miralem è un bene» dice Garcia. Altro che «mai ‘na gioia», come sottolinea Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport": Pjanic regala solo prodezze ed esultanze. Quattro reti, capocannoniere di squadra in A insieme a Salah. «È diventato un giocatore incredibile, faremmo bene a coccolarcelo», afferma De Rossi. Ieri ha deciso la partita cambiando 3 ruoli: regista nel 4-2-3-1, poi intermedio, poi trequartista. La Roma passa da lui, le vittorie passano da lui.

Roma-Empoli è stata importante anche per il rientro in campo di Castan a quasi due mesi di distanza da quel Verona-Roma del 22 agosto. In campo ha cercato di non forzare, ma la strada è quella giusta: «Ero sereno prima di scendere in campo perché sento la fiducia di Garcia e dei compagni. Ci vuole pazienza, so quello che posso dare. Devo lavorare». Inevitabile una parola sulla difesa che continua a subire gol: «Dobbiamo migliorare e non prendere gol come quello di oggi (ieri, ndr). Possiamo sognare lo scudetto – ammette – però bisogna crescere. Per questo teniamo i piedi per terra con l’umiltà. Tutta la squadra deve difendere con attenzione e rimanere concentrata per 90’. Io sono tornato a fare delle scivolate che per me valgono più di un gol». Mai però quanto gli applausi dei tifosi: «Mi hanno dato forza. Adesso tocca a me ripagarli. E sono appena all’inizio».