Il diamante è diamante e come tale va trattato. Anche se poi va lucidato, per renderlo ancora più lucente e affascinante di prima. Ed è pro- prio quello che vuole fare Gian Piero Gasperini con Matias Soulé. Uno dei grandi dubbi però è questo: dove e come il Gasp utilizzerà Soulé? Come riuscirà a farlo rendere al meglio? E, soprattutto, quanto riuscirà a renderlo davvero lucente? Come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, c'è da capire dove giocherà Soulé, ma anche la strada che prenderà la Roma. Al talento argentino piace infatti giocare molto largo, quasi con i piedi sulla linea della fascia laterale destra, dove poi può lanciarsi in tutta una serie di giocate che gli appartengono: duelli, uno contro uno, movimenti a rientrare per poi provare il tiro a giro. Il suo habitat naturale è quello, solo che Gasperini di solito gioca con i trequartisti più dentro il campo. Soulé, quindi, in teoria dovrebbe tornare a fare quello che provava a fare anche con Ivan Juric. Un esperimento che non ha funzionato poi così bene, forse anche perché quella era una squadra che non ha mai girato a dovere. Ranieri, ad esempio, a Soulé aveva cucito addosso il ruolo di esterno a tutta fascia, ma in un 3- 5-2 diverso dal modulo del Gasp. E allora adesso tocca proprio al nuovo allenatore della Roma dirimere la questione. La soluzione potrebbe essere anche quel 3-4-3 che il Gasp ha usato spesso a Genoa e all'Atalanta e che permetterebbe a Soulé di giocare largo a destra.
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La Gazzetta dello Sport
Enigma Soulé
Gasp decide il ruolo del talento della Roma, possibile addio di Ghisolfi
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