"I soldi non fanno la felicità". Deve averlo pensato anche Stephan El Shaarawy che, nonostante lo Shanghai Shenua, fosse pronto a stringere un accordo con lui da circa 40 milioni netti per tre stagioni, alla fine – ha deciso di declinare l'offerta. Come riportato su La Gazzetta dello sport, si racconta al tavolo della trattativa che i rappresentanti dell’attaccante, pur soddisfatti dall’ingaggio offerto, abbiano avanzato anche altre richieste, tipo: la possibilità di entrare nella scelta dell’allenatore e dello staff tecnico, avere un alto bonus ad ogni gol e ad ogni assist, avere un fisioterapista personale pagato dal club ed anche, qualora lo Shanghai Shenua fosse retrocesso, la possibilità di svincolarsi automaticamente, avendo però pagato tutto l’ingaggio. Troppo persino per una società cinese, che pure ha un’economia che nel primo trimestre del 2019 è cresciuta del 6,4%. Dopo qualche giorno, il Faraone ha comunicato la sua scelta: «Non me la sento di lasciar l’Europa. Ho ancora voglia di giocare nel calcio più importante. È troppo presto, a nemmeno 27 anni, per fare una scelta così drastica». Morale: crediamo che, con qualche sospiro di sollievo, adesso El Shaarawy resterà felicemente a Roma, che peraltro doveva ancora trovare un accordo con il club cinese. Adesso, comunque, si tornerà a parlare di soldi, visto che la società giallorossa dovrà sbrigarsi a rinnovare il contratto dell’attaccante, in scadenza tra soli dodici mesi. Il desiderio di prolungare il matrimonio è comune ad entrambe le parti, però c’è una forbice tra la domanda (4 milioni netti con i bonus) e offerta (2,5 milioni ma robustissimi bonus). Insomma, il lavoro non mancherà. Anche se è possibile che l'intrusione dello Shangai abbia accelerato i tempi.
rassegna stampa
Elsha, i rialzi e la rottura con lo Shanghai. Adesso avanti tutta col nuovo contratto
Il faraone respinge le avance dalla Cina e adesso vuole il rinnovo di contratto con la Roma
© RIPRODUZIONE RISERVATA