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El Shaarawy: “Il derby e il Porto: Roma, prenditi tutto”

"La Lazio? Sfida decisiva, che va vinta io sto bene, cerco altri gol pesanti e ora finalmente sono più continuo"

Redazione

Gol, assist e soprattutto un rendimento come mai così continuo: è questo il nuovo El Shaarawy che da qualche mese a questa parte si è visto nei pressi di Trigoria. Una soddisfazione per questo ragazzo da sempre considerato molto discontinuo, i numeri però parlano per lui con 8 reti stagionali, assist come quello di sabato a Frosinone e anche molto spirito di sacrificio. Ecco le sue parole rilasciate a La Gazzetta dello Sport.

El Shaarawy, la Lazio è la squadra che ha affrontato di più in carriera, segnandole tre reti in 13 gare. Pronto per ripetersi?

"Sappiamo quanto conta il derby per la città e per la gente. Ma questa è una sfida particolare, perché pesa anche sulla classifica e arriva in un momento in cui le partite non si possono più sbagliare. Sarà una sfida speciale e noi dovremo fare di tutto per portarla a casa".

Il ricordo più bello legato a un suo derby?

"Sicuramente il primo, in cui ho segnato il gol dell’1-0, in una sfida che poi si è chiusa con una grande vittoria (4-1, ndr ). Nella rifinitura provai spesso i colpi di testa e alla fine segnai proprio così. Quella fu una di quelle emozioni che poi ti restano dentro per sempre".

Questo derby ha un valore pure nella corsa-Champions. Due posti per Milan, Inter e Roma o c’è da temere anche la Lazio?

"Vediamo, molto dipenderà dalla sfida di sabato. Sappiamo che con una vittoria potremmo allungare su di loro, ma anche accorciare sulle squadre che ci precedono. Di certo è una gara da vincere, su questo non si discute. Per la classifica, ma anche perché vogliamo dare una grande gioia ai nostri tifosi".

Più importate la sfida di sabato contro la Lazio o quella del mercoledì successivo con il Porto, in Champions League?

"Le metto sullo stesso livello. Il derby vale già di per sé, passare con il Porto vorrebbe dire confermare a livello di immagine europea ciò che abbiamo fatto la stagione scorsa".

Ma entrare nelle prime otto d’Europa darebbe anche una considerazione diversa alla vostra stagione?

"Assolutamente sì. E sarebbe importante per noi come crescita di squadra".

Lei nel frattempo oggi è il capocannoniere in campionato della Roma. Come ci si sente?

"Il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra. Per riuscirci sarà importante mantenere questo ritmo e trovare ancora più continuità. Fisicamente sto bene, adesso spero di fare un grande finale di stagione".

Basta allora con la storia di El Shaarawy discontinuo?

"Non lo dico, penso ad una partita per volta. Ma è vero, penso di essere cresciuto da questo punto di vista".

Il suo idolo è sempre stato Kakà. Ma il podio dei giocatori più forti con cui ha giocato?

"Mi serve un posto in più, sono quattro: Totti, Ibrahimovic, Pirlo e Mbappé. Ricardo? L’ho conosciuto dal vivo e ci ho giocato insieme: una grande persona e un meraviglioso calciatore".

Per chiudere, lei è di origine egiziana. Proprio come Mahmood e il premio Oscar Malek.

"Un piccolo vanto personale. Diciamo anche un orgoglio".