Edn Dzeko s’è ritrovato in panchina per mancanza d’ossigeno ma quando Luciano Spalletti lo manda in campo fa una fatica da matti a rinunciare, come scrive Davide Stoppini su La Gazzetta dello Sport. Serve uno che il pallone lo tenga su. Serve Dzeko.
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Edin da grandi firme nel club dei 30 gol: “Fiducia per il Lione”
Il bosniaco nella scia di Messi, Cavani e Lewandowski: "Mi piace segnare, ma sono ancora più felice se vinciamo"
Trenta e lode, dopo un orrore sotto porta che lo dimentichi subito a fronte di quel controllo e tocco vincente che vale la ripartenza della Roma, la ruota dell’auto tirata via dal fango per dirla alla Spalletti.
Dzeko è il quarto giocatore europeo a raggiungere quota 30 gol stagionali, dopo Messi, Cavani e Lewandowski. "È una vittoria davvero importante questa qui — ha detto il bosniaco —. Non avevamo passato una bella settimana, vincendo arriviamo alla sfida di giovedì con il Lione con un pieno di ottimismo. Sarà uno snodo fondamentale, la qualificazione ci darebbe una spinta per tutto il resto della stagione".
Spinta che passa da Dzeko, non c’è altra via: "Mi sento importante, ma non più dei miei compagni. Per la classifica cannonieri ci sono tanti campioni in corsa, mi piace far gol ma ancor di più quando vince la Roma. Lo scudetto? Abbiamo vinto qui, bello averlo fatto senza aver subito gol". In fondo, è quello che dovrà succedere contro il Lione.
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