Si erano visti anche all’andata. Ma, agonisticamente parlando, per soli 17’ perché poi Marko uscì per infortunio. Oggi sarà diverso. Perché stasera Marko Arnautovic rivede José Mourinho da giocatore che la Serie A se l’è presa tutta apparecchiando 13 gol e uno spessore caratteriale/tecnico che Mou - 12 anni fa - poté più parcheggiare che far sgommare, scrive Matteo Della Vite su La Gazzetta dello Sport.L’Arna tornato letale gioca per il tris: dopo Juve e Inter mette nel mirino la Roma (un personalissimo... triplete) del tecnico che lo allenò per la prima volta in Italia e che oggi vedrà un giocatore molto diverso. L’aneddotica fra José Mourinho e Marko Arnautovic è lunga. Mourinho lo accolse nell’Inter che poi fece il Triplete, il comparto di mercato (Branca in primis) aveva visto quel talento austriaco con carattere serbo realizzare 12 gol nel Twente e soprattutto con fare pieno di classe, visione, sfrontatezza sulla quale lavorare. Oggi Arna è un uomo, con famiglia perfetta, con curriculum variopinto e rivedere Mou resta e resterà sempre una cosa non banale. "Con i giocatori di quel 2010 abbiamo sempre una chat - ha detto Arna -, con Mourinho ci siamo anche sentiti. L’orologio che mi regalò? E’ da mia madre…". Le cronache raccontano che poco dopo esser stato messo fuori squadra per un ritardo ad una riunione tecnica, Marko decise di non farsi più trovare in difetto. Così, sbagliando per eccesso, si presentò la mattina ad Appiano Gentile per l’allenamento quando in realtà l’agenda recitava che la seduta sarebbe stata al pomeriggio. Mourinho il giorno dopo si presentò con un orologio: "Marko è geniale - disse poi Josè -. Dopo tanti ritardi si è presentato all’allenamento con addirittura cinque ore d’anticipo...".
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Ecco Mou dopo Juve e Inter: Arnautovic vuole il…triplete
In gol contro bianconeri e nerazzurri, il n°9 ritrova il suo primo tecnico in A: "Ho ancora l’orologio che mi regalò"
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