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rassegna stampa

Ecco la serie su Totti, tra ironia e amore per il Capitano

L’ex giallorosso: "Ho scoperto cose di me che nemmeno io conoscevo. Guardatela, è divertente ed emoziona"

Redazione

"Fine è una parola schifosa, odiosa, si nasconde in tutte le cose come ‘n sorcio". La fine. È questo uno dei temi centrali, più universali e sentiti, di Speravo de morì prima, l’attesa serie tv Sky Original in sei puntate che partirà venerdì alle 21.15 su Sky Atlantic (e in streaming su Now Tv) sulla storia di Francesco Totti, concentrandosi appunto sulla fine. Quelle citate - scrive Elisabetta Esposito su 'La Gazzetta dello Sport' - sono infatti le prime parole che pronuncia Pietro Castellitto: "Ho cercato di tirare fuori la parte più intima di Francesco, quella che nessuno conosce. La sua essenza insomma, che nel suo caso è anzitutto ironia", ha detto Castellitto. Restare leggeri. È questa una delle chiavi.

Nella serie si raccontano gli ultimi anni di Totti calciatore. E compaiono tanti nomi noti al calcio, da Cassano fino al grande rivale Luciano Spalletti, interpretato da Gian Marco Tognazzi. Il tecnico non esce granché bene, ma eventuali polemiche e ripercussioni non preoccupano: "Ci saranno, ma questa è la versione di Totti", dice Mario Gianani, uno dei produttori con Wildside. E Tognazzi aggiunge: "Io ho trattato questo personaggio con rispetto e attenzione, non come un antagonista". Totti l’ha già vista con Ilary (la interpreta Greta Scarano e funziona) e il cast:"Ho scoperto cose di me che neanche io conoscevo – dice Francesco". Racconta Castellitto: "È rimasto molto soddisfatto, ci si riconosce. Lui e Ilary mi sono parsi toccati, partecipi e curiosi".