Quattordici maggio, quattordici ottobre: 5 mesi dopo Rick Karsdorp è pronto a tornare. Magari solo in panchina, almeno contro il Napoli, ma se la prossima settimana non ci saranno sorprese o ritardi, l’olandese sarà convocato per la prima volta in questa stagione. In questi mesi alle prese con l'infortunio al ginocchio, Karsdorp non è stato mai lasciato solo dalla fidanzata e dal fratello, che vivono con lui in una villa all’Infernetto. Allenamenti personalizzati a Trigoria per recuperare dalla lesione, tanta fisioterapia (con Emerson), partecipazione alle riunioni tattiche per capire il gioco di Di Francesco, sedute singole per cercare di bruciare le tappe, lunghe conversazioni con l’allenatore, il team manager De Sanctis e il d.s. Monchi per superare le piccole o grandi difficoltà quotidiane. La Roma sapeva che sarebbe tornato tra fine settembre e inizio ottobre, l’infortunio muscolare ha rallentato ulteriormente i tempi, ma a luglio, quando si è operato, tutti erano a conoscenza del fatto che non sarebbe stato un rientro immediato, nonostante le 4 settimane di prognosi «clinica».
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Ecco Karsdorp, pupillo di Monchi. E per DiFra c’è un’arma in più
Dopo l’infortunio, il probabile rientro in panchina contro il Napoli. Con lui il d.s. è convinto di aver sistemato la fascia
Dopo un mese - e un po’ più - Karsdorp era guarito dal punto di vista sanitario, ma poi doveva fare la preparazione da capo, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Da lunedì l’olandese dovrebbe riprendere a lavorare coi compagni a tutti gli effetti, per rientrare gradualmente in campo e prendersi il posto sulla fascia destra, visto che sulla carta è lui il terzino destro titolare. Monchi è convinto di aver sistemato la fascia della Roma per parecchio tempo («ve ne accorgerete, cosa sono pochi mesi su un contratto di 5 anni», ha detto), adesso però anche lui, come tutti i romanisti, aspetta le risposte del campo. Sa che il talento c’è, ma che ci potrebbe essere bisogno anche di tempo per conoscere il nuovo campionato.
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