rassegna stampa

Ecco i campioni della pace

Stasera all’Olimpico da Maradona a Totti: azioni uniche nel segno della solidarietà. L’amarcord di Cafu, Aldair per lo scudetto vinto nella Capitale

Redazione

È il ritorno dei campioni d’Italia: per la Roma, Cafu e Aldair, oltre naturalmente a Francesco Totti, per la Lazio Sergio Conceiçao. Ancora oggi, nel grande hotel che li ospita prima della Partita della Pace di stasera, vengono fermati per foto e autografi come se giocassero ancora? «Mi chiamano sempre “Pendolino” quando vengo qui», racconta Cafu, sorridente. Così come sorridente è Conceiçao quando, con candore, ammette: «Inzaghi è bravissimo, anche a me piacerebbe allenare la Lazio un giorno».

Questa sera in campo ci sarà anche Francesco Totti, che Sabatini qualche giorno fa ha definito un tappo che frenerebbe la crescita dei giovani. Cafu sorride: «È il più esperto, il campione, il leader, non credo sia un tappo: se il fuoriclasse è lui, bisogna parlarne come un esempio, proprio perché ha 40 anni». Tra i giovani che dovrebbero prendere esempio da lui c’è Gerson: «Dategli tempo. Bruno Peres? È bravo, ma adesso lo deve dimostrare in una squadra di punta, mentre Alisson è bravo, arriva da un club importante».

Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", di Juan Jesus ha parlato invece Pluto Aldair, che è stato categorico: «L’ho visto giocare a sinistra, ma credo che debba essere impiegato al centro. Deve migliorare lui e deve migliorare anche la Roma, che non sta facendo delle grandi partite». E la prossima a Napoli sarà più complicata: «La sosta credo sia stata utile, Spalletti, che sta gestendo benissimo Totti, ha avuto tempo per lavorare. Secondo me, sul piano del gioco, il Napoli è l’anti Juve, ma vedremo come si comporterà senza Milik».

(C. Zucchelli/M. Calabresi)