L' Ajax è il primo nemico che la Roma ieri ha dovuto superare, soprattutto psicologicamente, per battere 1-0 il Bologna, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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E ora sotto con l’Ajax
Segna Mayoral e il Bologna va k.o. col minimo sforzo. La Roma è pronta per l'Europa
Il match di giovedì, per i giallorossi, è l’appuntamento più importante e quindi la testa era già al ritorno dei quarti di coppa. Così, detto che il pari sarebbe stato forse il risultato più giusto - nel primo tempo meglio il Bologna, nel secondo la Roma - nel calcio vince chi fa gol e la squadra di Mihajlovic racconta la solita anemia offensiva, mentre Fonseca ritrova Borja Mayoral, che torna a segnare dopo 9 partite di A. Lo spagnolo, ormai, ha acquistato una dimensione non banale nel gruppo, visto che ha segnato 14 gol e fatto 5 assist.
Nell’undici iniziale Fonseca pensa già all’Ajax, visto che a sorpresa rilancia Mirante in porta e Fazio in difesa, scegliendo anche di far esordire da titolare il baby Reynolds. È la filosofia, però, che sembra cambiata. Ormai la tattica prevalente del portoghese, che ha portato i frutti migliori, è quella attendista. Quando l’avversario ha dei valori tecnici non banali, il pressing alto si materializza solo in poche rapidi aggressioni, così stavolta è il Bologna ad avere più possesso palla (57%).
Finisce con Mihajlovic sempre più malinconico per la poca concretezza dei suoi e con la Roma vittoriosa con il minimo sforzo. Il modo migliore, forse, per preparare la sfida all’Ajax.
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