rassegna stampa

È l’ora di Pastore e Perotti. Fonseca prepara il tango

LaPresse

Tormentati dagli infortuni, tocca di nuovo a loro: l’ex Psg per l’emergenza a centrocampo, Diego per aiutare l’attacco

Redazione

Probabilmente non ci avrebbero creduto neppure loro se, qualche settimana fa, qualcuno gli avesse detto che la Roma si sarebbe aggrappata alle loro giocate e, soprattutto, alle loro condizioni fisiche. Non hanno in comune solo la nazionalità o il talento cristallino, Diego Perotti e Javier Pastore, ma anche certi muscoli, dal polpaccio al flessore fino all’adduttore, che in carriera troppo spesso li hanno fatti patire, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.

Fonseca, tra Europa League e campionato, adesso ha bisogno di loro. L’ex Psg, come ha detto l’allenatore neppure un mese fa, fatica a giocare tre gare in una settimana e probabilmente, tra Borussia e Milan, almeno una, all’inizio, la vedrà dalla panchina. Può giocare trequartista, posizione che preferisce, ma con il quasi totale azzeramento dei centrocampisti, e con Veretout unico reduce, è facile immaginarlo nei due di centrocampo.

Completamente diverso l’inizio di stagione di Perotti, tornato per la prima volta a disposizione a Genova. Adesso sta bene, ma considerando che non giocava da maggio Fonseca dovrà centellinarne presenze e minuti. El Monito, dall’alto delle sue 113 presenze con la Roma ha le chiavi per poter aiutare i compagni ad uscire da un momento difficile mentre Pastore, che di partite in giallorosso ne ha giocate appena 23, deve ancora trovarle. La speranza di Fonseca è che succeda in fretta.