Sarà Fonseca 2.0. Come previsto oramai da tempo, perché a conti fatti la Roma i dubbi in merito non li ha mai avuti davvero. Certo, a Trigoria (come all’Eur) c’è consapevolezza di dover alzare l’asticella, ci si aspetta un salto di qualità anche dal mister in vista della prossima stagione. Ma sulla sua conferma nessuno ha mai posto dei punti interrogativi, anche in considerazione dei tanti alibi concessi all’allenatore in funzione di tutto quello che è successo nella scorsa stagione, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport".
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È il Fonseca 2.0: Roma più duttile e più esperta
Il portoghese oggi in città. Vuole leadership e giocare sia con la difesa a 3 che a 4
Fonseca sbarcherà a Roma oggi, facile che possa affacciarsi a Trigoria già in giornata. Di certo ci andrà domani, il giorno del raduno, quando tutta la squadra si ritroverà per i tamponi. Una delle prime cose che farà l’allenatore portoghese sarà quella di parlare con il Ceo Guido Fienga. Ma semplicemente per dare continuità a tutto quello che si sono detti negli ultimi giorni, visto che il rapporto tra i due è stato fluido e costante, considerando anche che il Ceo in questo momento si sta occupando anche della parte sportiva (leggi mercato).
Il Fonseca 2.0 partirà da alcune certezze: la voglia di avere giocatori di grande esperienza (come Pedro e Smalling, di cui ha chiesto il ritorno, ma anche Dzeko e Veretout, che ha chiesto al club di tenere) e la duttilità tattica, con i due moduli dello scorso anno (il 4-2-3-1 e il 3-4-2-1) che saranno portati avanti entrambi. Insomma, la Roma dovrà saper cambiare pelle spesso, anche in corsa, seppur l’impressione è che il modulo con la difesa a tre possa essere diventare quello di base.
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