rassegna stampa

È già Juve-Roma. Strootman accende Spalletti e Marotta

Il tecnico: "Se quella trattenuta fosse avvenuta in area di rigore, cosa sarebbe stata? Calcio di rigore o simulazione?"

Redazione

Mancano più di dieci giorni ma Juve-Roma è già cominciata, fuori dal rettangolo di gioco e tutta nel segno di Strootman. Le due dirigenze hanno cominciato a lanciare segnali, come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Il destino dell'olandese verrà deciso domattina col ricorso alla Corte sportiva d’appello. «Anche se io oramai mi aspetto di tutto – dice Spalletti –. Se la lettura delle situazioni è questa, si può andare a considerare qualsiasi cosa, la vastità delle interpretazioni è senza fine».

E con ironia aggiunge: «A questo punto mi auguro che non venga squalificato Lulic, altrimenti potrebbe arrivare anche la squalifica di Rüdiger per aver simulato la vendita di calzini a Stoccarda. Bisogna essere seri, ieri sulla Gazzetta c’era una foto emblematica, che racconta tutto. Se quella trattenuta fosse avvenuta in area di rigore, cosa sarebbe stata? Calcio di rigore o simulazione? Poi mi domando: ma è fallo e allora si dà la sanzione o non lo è ed allora è simulazione? Tutto è talmente evidente. Mi aspetto che questa situazione ora venga valutata obiettivamente, diventa facile trovare una soluzione che metta a posto le cose. Noi abbiamo bisogno di Strootman e penso che anche le altre squadre (Milan e Juventus, ndr) siano disturbate da questa situazione e preferiscano far vedere che sono più forti della Roma con tutti a disposizione».

In casa Juve, comunque, non sono passate inosservate le frasi di Baldissoni sulla squalifica giunta «guarda caso prima di Milan e Juve». E Marotta replica: «Non vogliamo entrare nelle polemiche, pensiamo a vincere, con o senza Strootman. Le parole di Baldissoni? Posso solo dire che è un tifoso romanista, è giusto che abbia queste esternazioni, ma l’a.d. delegato della Roma è Gandini, un professionista serio che conosce il regolamento. Dovrebbe confrontarsi con lui. Non è una stilettata, ma un dato di fatto».