rassegna stampa

È già Conte mania. La Roma tenta “Mister Furore” con due chiavi: progetto e Petrachi

Totti lo benedice, il futuro d.s. gli è amico, i tifosi lo sollecitano ad accettare le offerte, ma l’ex c.t. prende tempo per decidere

Redazione

La Roma ha fatto da tempo i suoi passi per provare a convincere Antonio Conte ad accettare una sfida intrigante, ma l’allenatore, lusingato, ha chiesto del tempo per pensarci. Non troppo, però. Certo, la benedizione di Totti e Ranieri, arrivata sabato ai margini del match col Cagliari, ha scaldato ulteriormente l’ambiente. "È normale che quando puoi avere un allenatore così forte, hai un progetto per il quale hai più possibilità di vincere, perché penso che questi allenatori, quando vengono in una società, non dico che hanno carta bianca, ma hanno tanto per poter far bene" ha spiegato Totti. Ed è proprio questo che la Roma non è sicura di poter concedere, anche se l’ingresso in Champions di sicuro aiuterebbe. Due giorni fa a Fiumicino Conte è stato travolto dalla passione dei tifosi romanisti che incrociava, fra selfie e incoraggiamenti. L’ex c.t. ne è parso lusingato, magari pensando ai tempi in cui qui riceveva insulti, scrive Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Il viaggio dell’allenatore a Torino non è stato letto come un normale ritorno a casa, ma come l’occasione per incontrare Petrachi ai margini di Torino-Milan. Detto che il futuro d.s. giallorosso (in settimana parlerà col presidente granata Cairo per liberarsi) davvero può influenzare Conte, davvero per vedersi hanno bisogno di una partita? Occhio alla normalità perché, se portasse la Roma in Champions, Ranieripotrebbe anche rimanere, così come, se Conte tornasse alla Juve, sarebbe libero un certo Allegri.