rassegna stampa

Dzeko spreca il k.o. ma Fonseca lo assolve: “A me è piaciuto”

LaPresse

Doveva essere un avversario, è stato il capitano. E ha avuto due volte la palla del 3-1 per la Roma

Redazione

Maledetto Covid. Chissà che fiamma avevano nel cuore Dan e Ryan Friedkin quando, al momento del primo gol di Veretout, si sono alzati per battere il pugno con l’a.d. Guido Fienga, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

Nel giorno della "prima" all’Olimpico, però, bisogna accontentarsi, e in tutti i sensi. Lo fa, a malincuore, anche Edin Dzeko, il romanista più atteso. Doveva essere avversario, si è ritrovato capitano, ma col petto gonfio di rimpianti. Inutile girarci attorno: dal punto di vista del gioco ha stravinto il duello con l’"erede" bianconero Morata, ma la sua notte è stata piena di fantasmi, visto che le due occasioni che ha sprecato nella ripresa avrebbero potuto essere il modo migliore per mettere a segno il colpo del k.o. su quella Juve che lo aveva sedotto e poi per certi versi abbandonato. Il popolo giallorosso, però, quello non l’ha perso, se è vero che le mille persone in tribuna Monte Mario lo hanno applaudito tanto.

"Sulla cessione di Edin avevamo parlato insieme con la società — ha spiegato Fonseca, a chi gli chiedeva se avesse dato il suo placet all’addio – ma in ogni caso stavolta l’ho visto molto sereno, molto motivato, lavorando parecchio per la squadra".

A chi però gli ricorda i due errori sotto porta del bosniaco, Fonseca lancia il salvagente: "Dzeko ha sbagliato così come hanno fatto altri. Non ha fatto gol, ma per me ha fatto una buona partita".